Si chiamerà Je so' pazzo il biopic dedicato a Pino Daniele, che sullo schermo avrà il volto di Massimiliano Caiazzo. Il titolo richiama la famosa canzone dell'artista che inventò il "Neapolitan Power", pubblicata nell'album omonimo del 1979 insieme ad altri brani memorabili come Je sto vicino a te, Chi tene 'o mare, Chillo è nu buono guaglione e Putesse essere allero.
Massimiliano Caiazzo sarà Pino Daniele al cinema
Il film sul musicista napoletano scomparso per un infarto a 59 anni arriva a dieci anni dalla sua morte, avvenuta a Roma il 4 gennaio 2015. Le riprese della biografia del cantautore, un mito della musica italiana che non tramonterà mai, cominciano a fine marzo. Alla regia c'è il napoletano Nicola Prosatore, vincitore del Nastro d'argento con il cortometraggio Destinata coniugi Lo Giglio, al suo esordio alla regia in un lungometraggio con Piano piano e dietro la macchina da presa per la docuserie Wanna di Netflix.
Caiazzo, attore reso celebre dal personaggio di Carmine "o piecoro" Di Salvo nella serie Mare fuori e apparso di recente in Uonderbois e Storia della mia famiglia, si sta preparando al ruolo studiando chitarra e aumentando il suo peso di venti chili per avvicinarsi il più possibile alla forma fisica di Pino Daniele, che proprio quest'anno avrebbe compiuto 70 anni. Prosatore conosce bene Caiazzo perché l'ha già diretto in Piano piano.
Je so' pazzo, il biopic su Pino Daniele arriva al cinema
Prodotto da Rai Cinema, Je so' pazzo uscirà nelle sale entro la fine del 2025. La sceneggiatura è tratta dal libro Pino Daniele - Tutto quello che mi ha dato emozione viene alla luce, scritto da Alessandro Daniele, il secondogenito del cantautore nato dal primo matrimonio con Dorina Giangrade.
Come nella biografia, il film ripercorrerà la vita di Pino Daniele dall'infanzia difficile tra il quartiere Porto e piazza Santa Maria La Nova al successo internazionale, passando per gli esordi con i New Jet, l'incontro con i Napoli Centrale, l'esplosione del suo incredibile talento con il debutto Terra mia e la consacrazione degli anni Ottanta e Novanta.
"Papà studiava tutti i giorni più ore al giorno, anche per annullare un po' la tecnica e riuscire a dare un'emozione – ha raccontato Alessandro Daniele in una recente intervista concessa a Vanity Fair –. Per creare qualcosa di grande devi conoscerti, devi guardarti alle spalle. Così diventi un caposcuola. Papà non ha lasciato solo canzoni, ma delle opere con dei valori dentro".
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