Michelle Williams ha già interpretato Marylin Monroe e sembra particolarmente attratta dai biopic, al punto da essere in lizza anche per quello su Janis Joplin. Il film è diretto da Sean Durkin (già regista di La fuga di Martha) e sarà dedicato alla leggendaria cantante folk rock degli anni Sessanta, scomparsa per un'overdose nel 1970 a soli 27 anni.
Ispirato al libro "Con amore, Janis", scritto dalla sorella della contante, Laura Joplin, è prodotto da Peter Newman e sarà incentrato sugli ultimi sei mesi della sua vita.
La scrittrice ha usato diverse lettere della Joplin alla famiglia e agli amici per raccontare la storia. La pellicola racconterà di una ragazza che ha iniziato a cantare in piccoli locali e che in seguito si è ritrovata davanti ai migliaia di fan a Woodstock. Una giovane travolta all'improvviso dalla fama e che deve fare i conti con i demoni di alcool e eroina.
Il tutto mentre ha sempre cercato di portare avanti la sua creatività. Nella sua carriera la Joplin aveva inciso tre album, mentre un quarto è arrivato postumo qualche mese dopo la sua morte.
Diversi biopic sulla Joplin in passato sono stati annunciati e poi smantellati. Pare anche che siano state considerate attrici come Renée Zellweger, Amy Adams e Zooey Deschanel.
Quindi i presupposti fanno pensare che la stessa sorte potrebbe toccare anche a quest'ultimo. Se l'ingaggio andrà in porto, l'ex Jen di Dawson's Creek si appresterà ad affrontare la prima grande sfida del suo ruolo, considerando che ha appena compiuto 36 anni, nove in più della Joplin all'epoca della sua morte.
Janis Lyn Joplin (1943 – 1970) divenne nota verso la fine degli anni sessanta con i Big Brother and the Holding Company, e successivamente per i suoi lavori da solista.
La rivista Rolling Stone la pone al 28º posto della lista dei 100 artisti più importanti della storia. Nel 1995 è stata inserita nella Rock and Roll Hall of Fame e nel 2005 è stata insignita del Grammy Award alla carriera.
Il 4 ottobre 1970 Janis Joplin fu trovata morta nella stanza di un Hotel di Los Angeles a Hollywood 18 ore dopo il decesso con il viso sul pavimento, in condizioni terribili. Il suo manager, Albert Grossman, potè riscuotere centomila dollari dall'assicurazione sulla vita, e successivamente si impegnò a volgere l'eredità a favore della famiglia.
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