Una madre vive il peggiore degli incubi che le possa mai capitare: vedere il proprio figlio intrappolato nella sua auto super tecnologica rimasta bloccata. Così inizia la storia di Monolith, film ideato da Roberto Recchioni e diretto da Ivan Silvestrini, che uscirà al cinema il 12 agosto, distribuito da Vision. Riuscirà la donna a salvare il suo bambino?
Monolith, il film: ecco la trama
Protagonista della pellicola, Katrina Bowdern, che si interpreta Sandra, una giovane madre che cercherà in tutti i modi di salvare il figlio di due anni intrappolato nella Monolith, un SUV iper tecnologico e automatizzato, quasi impossibile da aprire dall'esterno. Una vettura, dunque, intelligente che imprigiona, al suo interno, un bambino lasciando fuori il genitore. Mamma e figlio non hanno nulla intorno, solo il deserto. La donna deve trovare una soluzione, al fine di aprire la corazza di acciaio ed è pronta a tutto, anche a mettere a repentagli la sua vita. La notte, con il buio, non favorisce le operazioni e il giorno è una sorta di maledizione, visto che trasforma l'auto in una bollente fornace per il piccolo. A Sandra resta poco tempo per trarre in salvo il figlio che resta chiuso nella vettura, mentre lei deve anche fronteggiare animali feroci, senza cibo e senza acqua.
Monolith, quando la tecnologia mette in pericolo la vita umana
Dallo stesso soggetto, è stata realizzata anche una graphic novel, scritta da Uzzeo e Recchioni e disegnata da Loorenzo LRNZ Ceccotti, suddivisa in due parti e pubblicata da Sergio Bonelli Editore. Come ha dichiarato il regista, Ivan Silvestrini:
Monolith è una storia che indaga sul nostro rapporto con una tecnologia iperprotettiva, che si sostituisce sempre più a noi nelle nostre scelte. Come un ventre oscuro, la Monolith protegge il bambino di Sandra, da tutto e da tutti, persino da lei. Da sceneggiatore dovrei definire questo film un thriller psicologico, ma da padre non posso che trovarlo un vero e proprio horror. E in ogni fase della sua realizzazione, dalla scrittura alle riprese, non riuscivo a togliermi dalla testa la domanda: cosa farei se capitasse a me e mio figlio?
E aggiunge:
Amo le storie che sanno rivelare un movimento interiore attraverso un accadimento esteriore. La situazione estrema in cui si trova la protagonista di questo film la costringe a confrontarsi con il suo lato più oscuro, con le innominabili pulsioni che ogni genitore affronta nei primi anni di vita di un bambino, e la vittoria della donna sulla macchina è possibile solo attraverso il cambiamento e l’accettazione di una nuova forma d’amore e abnegazione. Realizzare questo film è stata davvero un’impresa epica.
Ecco il trailer del film in italiano:
Fonte immagine in evidenza: https://www.youtube.com/watch?v=18iQxnLsFB0
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