Si rinnova a Milano e in altre città l'appuntamento con le giornate del cinema del Québec. Una rassegna, giunta alla quattordicesima edizione, nata con l'intenzione di proporre, agli spettatori curiosi di scoprire cos'è il cinema prodotto e realizzato in aree del mondo pressochè sconosciute in Italia, una panoramica di titoli recenti provenienti dal Canada di lingua francese. Queste sono le Journées du cinéma québécois en Italie in programma nel mese di marzo 2017 nel capoluogo lombardo, sede storica dell'iniziativa, a Firenze, Siracusa, Brescia, Palermo. In visione, quattro lungometraggi e altrettanti cortometraggi uniti da un tema che, a sua volta, si lega a una ricorrenza storica. L'edizione 2017 si chiama "Suoni della città - Les bruits de la ville" e la città o, meglio, la metropoli in questione è Montréal che quest'anno festeggia i 375 anni dalla sua fondazione.
Tra i lungometraggi, desta particolare interesse Montréal New Wave (2016) di Erik Cimon, documentario sulla scena elettronica che per la prima volta si manifestò a Montréal sul finire degli anni Settanta. Cimon, già autore di un lavoro sul movimento punk nella città canadese (il mediometraggio MTL Punk: The First Wave, 2011), porta a conoscenza band e suoni di quel periodo grazie ai filmati d'archivio recuperati attraverso i quali si compie un vero e proprio viaggio nelle sperimentazioni di un vasto laboratorio sonoro creativo metropolitano. Un laboratorio bilingue nella Montréal franconfona e anglofona di quegli anni. La prima versione del film, a testimonianza della quantità dei materiali trovati, durava otto ore e per Cimon non è stato semplice sfoltirla fino a giungere alla durata definitiva di novanta minuti.
Negli altri lungometraggi i protagonisti sono bambini e adolescenti che devono districarsi con difficoltà nel mondo degli adulti. Philippe Lesage in Les démons (2015) racconta i disagi di un bambino nel momento in cui i genitori stanno per separarsi. Le avventure, tra scherzi, scorribande surreali e sfide pericolose, di un gruppo di adolescenti nei sobborghi di Montréal è descritto da Vincent Biron in Prank (2016, era alla Mostra di Venezia 2016). Inquietudine e incomunicabilità scandiscono la vita del diciassettenne Jérémie che vive nella campagna della Gaspésie lavorando nell'azienda boschiva della famiglia in Le bruit des arbres (2015) di François Péloquin, film che mette in evidenza le divergenze tra valori della tradizione e spinta alla libertà.
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