Dopo l'invasione dell'Ucraina, gli studi cinematografici hanno rinviato le loro principali uscite in Russia e Sony è l'ultima azienda a seguire l'esempio, visto che ha deciso di sospendere tutte le sue imminenti uscite cinematografiche pianificate nel paese governato da Vladimir Putin. Anche Marvel si accoda a questa decisione, bloccando l'uscita di Morbius in Russia.
Morbius, Marvel blocca l'uscita del film in Russia
"Data l'azione militare in corso in Ucraina, la conseguente incertezza e la crisi umanitaria che si sta verificando in quella nazione, metteremo in pausa le nostre previste uscite nelle sale in Russia, inclusa l'imminente uscita di Morbius", ha riferito un portavoce di Sony. "I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con tutti coloro che sono stati colpiti e speriamo che questa crisi si risolva rapidamente".
Anche la Disney ha interrotto tutte le uscite cinematografiche nel paese e lo stesso ha fatto Warner Bros. con The Batman, che in Italia uscirà il 3 marzo 2022.
"Data l'invasione non provocata dell'Ucraina e la tragica crisi umanitaria, stiamo mettendo in pausa l'uscita di film cinematografici in Russia, incluso Red della Pixar", ha dichiarato la Disney in una nota. "Prenderemo future decisioni aziendali in base alla situazione in evoluzione. Nel frattempo, data la portata dell'emergente crisi dei rifugiati, stiamo lavorando con le nostre ONG partner per fornire aiuti urgenti e altra assistenza umanitaria".
Russia: un importante mercato per Hollywood
Sebbene le vendite di biglietti in Russia non siano così significative come quelle della Cina, la nazione rappresenta ancora un mercato importante per gli studi di Hollywood. In media, il botteghino russo copre circa il 3% di tutte le vendite globali di biglietti, secondo i dati di Comscore. Spider-Man: No Way Home, una coproduzione con Sony, ha incassato, infatti, oltre 50 milioni di dollari nel paese.
"La Motion Picture Association è al fianco della comunità internazionale nel sostenere lo stato di diritto e condannare l'invasione russa dell'Ucraina", ha affermato la Motion Picture Association in una dichiarazione. "A nome delle nostre aziende associate, che guidano l'industria di film, TV e streaming, esprimiamo il nostro più forte sostegno alla vivace comunità creativa ucraina che, come tutte le persone, merita di vivere e lavorare in pace".
Le decisioni di Disney e Warner Bros. di rinunciare alle uscite in Russia arrivano in mezzo a un'ondata di altri boicottaggi da parte dell'industria dell'intrattenimento. Il gigante dello streaming Netflix ha dichiarato che non rispetterà le regole russe di trasmettere canali di notizie durante l'invasione russa in Ucraina.
"Data la situazione attuale, non abbiamo in programma di aggiungere questi canali al nostro servizio", ha detto alla CNBC un portavoce di Netflix. Una decisione importante, visto che si è verificata un'ondata di notiziari - sostenuti dallo stato russo - che ha diffuso la propaganda russa che giustifica la guerra iniziata da Mosca.
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