Dopo la commedia Trasparent, candidata ai Golden Globe, Amazon ha sfornato un altro gioiellino: Mozart In The Jungle.
Mozart In The Jungle, la serie, diretta da Paul Weitzman e tratta dal libro Sex, Drugs & Classical Music di Blair Tindall, adattato per il piccolo schermo da Roman Coppola e Jason Schwartzman, ruota attorno a due protagonisti agli antipodi, le cui strade si incrociano grazie alla passione in comune per la musica classica.
C’è Hailey (Lola Kirke), una ragazza un po’ goffa e timida, che fa magie con l’oboe ed è pronta a tutto pur di coronare il suo sogno: suonare nell’orchestra sinfonica di New York. E il Maestro Rodrigo, un Gael Garcia Bernal calato alla perfezione nel ruolo di direttore eccentrico, con pettinature strambe, kefiah in testa e manie tutte sue (tipo bere litri di matè al giorno), chiamato per dare una nuova immagine alla sinfonica.
Mozart In The Jungle è composto da dieci episodi di 30 minuti ciascuno e farà rimpiangere di non aver preso lezioni di violino, di non sapere ascoltare la musica classica con il necessario trasporto emotivo, di aver mai approfondito la conoscenza di Rachmaninov ed è anche una serie sulla precarietà, sulle aspirazioni e le delusioni di giovani musicisti, sui bilanci di artisti che hanno dedicato le proprie vite alla musica.
Partita negli Stati Uniti su Amazon il 23 dicembre e disponibile quindi solamente on demand sul web, “Mozart in the jungle” è uno dei prodotti più interessanti dell’inverno seriale.
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