Oppenheimer di Christopher Nolan è uno dei film più attesi del 2023. In uscita nei cinema il 20 luglio, il biopic del regista inglese dedicato al fisico statunitense J. Robert Oppenheimer (ad interpretarlo è Cillian Murphy) che ha giocato un ruolo chiave nella realizzazione della prima bomba atomica, è in fase di test screening in queste settimane. Proprio durante una delle proiezioni di prova, è successo qualcosa che ha sorpreso Nolan.
Christopher Nolan: Oppenheimer "è come un film horror"
Nel corso di un'intervista concessa a Wired, il regista confessa che alcuni spettatori sono usciti "emotivamente devastati" dai test screening di Oppenheimer. La loro reazione alle immagini e alla storia del fisico è stata a dir poco viscerale.
Non riuscivano a parlare. Voglio dire, c'è un elemento di paura che è presente nella storia e nella sua base. Ma l'amore per i personaggi, per le relazioni, stavolta è così forte come non mi era mai successo prima d'ora.
Il pubblico è avvisato: la visione di Oppenheimer "è un'esperienza intensa, perché è una storia intensa".
Di recente ho fatto vedere il film a un regista il quale mi ha detto che è una sorta di horror. E devo dire che non sono in disaccordo con lui. La storia di Oppenheimer è fatta di domande impossibili. Dilemmi etici, paradossi. Non ci sono risposte facili nella sua vicenda. Ci sono soltanto domande difficili, ed è questo che rende la storia così avvincente. Penso che siamo riusciti a trovare molti aspetti per cui essere ottimisti, ma c'è una sorta di questione più grande che incombe su questo lavoro. Era essenziale che alla fine ci fossero delle domande che lasciassero il segno nella mente delle persone e che stimolassero la discussione.
Oppenheimer, uscita anticipata dall'hype di Kai Bird
È stata fondamentale per la realizzazione del film la figura di Kai Bird, lo storico esperto nelle esplosioni atomiche di Hiroshima e Nagasaki e vincitore del Premio Pulitzer per la biografia American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer.
La sceneggiatura di Christopher Nolan è proprio un adattamento del libro, costato a Bird e al suo collaboratore Martin J. Sherwin un periodo di ricerca durato oltre 25 anni. In una recente conversazione con David Nirenberg all'Institute for Advanced Study di Princeton, Bird ha rivelato di aver visto Oppenheimer in anteprima e di essere rimasto "sbalordito" dal lavoro di Nolan.
Il risultato artistico è straordinario e spero che possa stimolare una conversazione nazionale, o addirittura globale, sulle questioni di cui Oppenheimer voleva disperatamente parlare: come vivere nell'era atomica, come convivere con la bomba e con il maccartismo, cosa significa essere un patriota e qual è il ruolo di uno scienziato in una società impregnata di tecnologia e scienza, per parlare di questioni pubbliche.
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