Pedro Almodovar contro Hollywood. Il motivo? Il sessismo dilagante che secondo il regista mette in difficoltà soprattutto le donne non più giovanissime: Hollywood sta perdendo un'enorme opportunità quando non crea davvero dei buoni ruoli per le donne di ogni età. Quando non crea delle parti interessanti per parlare di madri, fidanzate, figlie, cognate, ha detto Pedro Almodovar motivando le sue 'accuse'.
Così Almodovar a Cannes, dove si trova in occasione del celebre Festival attualmente in corso (il film in gara è il suo 'Julieta', che in Italia sarà distribuito a partire dal prossimo 26 maggio).
Abbiamo tutti questi film dedicati a eroi e nemici, e ci sono sequel e prequel, ha continuato il regista. Con questi lungometraggi, e sto solo generalizzando, se appare una donna la sua funzione è solo dimostrare che l'eroe non è omosessuale.
Attacca Hollywood, Pedro Almodovar, e contemporaneamente sottolinea la differenza con l'Europa. E l'esempio è quello di due attrici come Isabelle Huppert e Juliette Binoche, che nel Vecchio Continente continuano ad avere ruoli interessanti pur non avendo venti o trent'anni: C'è una specie di diabolico sessimo e dico che è diabolico perché non c'è in realtà nessuno che possiamo accusare realmente e ritenerlo responsabile per quanto accade. I ruoli che ci sono vanno bene per qualcuno come Meryl Streep, ma non c'è molto per altre attrici.
Proprio Meryl Streep sarebbe stata la prescelta per il film Julieta se Pedro Almodovar avesse girato il suo lungometraggio in inglese, a Hollywood. Il regista ha poi cambiato idea, realizzando la produzione in Spagna.
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