Ormai è guerra aperta tra il celebre regista Quentin Tarantino e le forze di Polizia americane. La polemica ruota tutta intorno al prossimo film del cineasta, The Hateful Eight, e alle dichiarazioni di Tarantino stesso, che aveva recentemente criticato la violenza delle forze armate.
Alle accuse non erano mancate le risposte del sindacato di Polizia, che a sua volta aveva risposto citando la violenza dei film del regista, sulla quale lui stesso avrebbe costruito la sua fortuna. E poi i primi annunci e gli inviti a boicottare The Hateful Eight, prossimamente in arrivo nelle sale americane.
Una intimidazione vera e propria secondo il regista, che però ha ribattuto con dichiarazioni ancora più pesanti: I poliziotti non mi intimoriranno avrebbe dichiarato alle colonne del Los Angeles Times dopo le proposte di boicottaggio.
Non tutti i poliziotti sono assassini, non l'ho mai detto e non l'ho mai dato nemmeno per sottinteso ha detto al quotidiano. Ma non ha poi perso occasione per accusare i poliziotti che hanno aderito all'iniziativa - a New York, Los Angeles, Chicago, Philadelphia e altre città - di cercare di "demonizzarlo". Quello che stanno facendo è piuttosto ovvio. Invece di affrontare questi casi di brutalità, invece di esaminare il problema della brutalità della polizia in questo Paese, meglio puntare l'attenzione su di me. E il loro messaggio è molto chiaro: mettermi a tacere, screditarmi, intimidirmi.
Riproduzione riservata ©2024 - PCTV