Uno dei registi più controversi d'America torna a parlare. Quentin Tarantino in una intervista all'inglese The Telegraph torna a discutere del suo ultimo film (ottavo della famosa decina oltre la quale il regista ha dichiarato che non si spingerà mai), The Hateful Eigh.
Ma come spesso accade con Tarantino non è stata solo una banale chiacchierata per la promozione della pellicola. È stata, invece, una discussione a tutto tondo su problemi e conflittualità della società americana d'oggi, a tratti ancora intrisa di razzismo e di violenza. La cronaca la fa da padrona: il regista ha ricordato la morte di Michael Brown a Ferguson, Missouri, e la sparatoria avvenuta nella chiesa Mother Emanuel Church di Charleston, in Sud Carolina.
Proprio quello che è accaduto a Mother Emanuel ha costretto Tarantino a cambiare addirittua la sceneggiatura di The Hateful Eigh. Poi il regista ha dichiarato: All'improvviso le persone hanno iniziato a parlare della Confederazione in America come mai era accaduto prima. Voglio dire, personalmente ho sempre percepito la bandiera Ribelle come una svastica americana. E ora, tutto d'un tratto, le persone ne parlano, e ora la rifiutano, non è più Ok avera sulle patenti, sulle tazze del caffè e su altra roba.
Fonte: telegraph.co.uk
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