Trent'anni fa, il 24 novembre 1993, nelle sale degli Stati Uniti usciva Mrs. Doubtfire, la commedia di Chris Columbus con un irresistibile Robin Williams en travesti. Nel trentennale del film, premiato con l'Oscar per il trucco di Greg Cannom, Ve Neill e Yolanda Toussieng, il regista ripercorre alcuni retroscena legati soprattutto alla strepitosa performance di Williams, un autentico ciclone sul set.
Robin Williams, Mrs. Doubtfire e l'improvvisazione continua
In un'intervista concessa a Business Insider, Columbus rivela che Robin Williams ha improvvisato così tanto durante le riprese di Mrs. Doubtfire che la troupe è stata costretta a girare più di 600mila metri di pellicola. Il regista conserva ancora a casa 972 scatole piene di scene tagliate ed inedite, outtakes e dietro le quinte.
Sin da subito, Robin venne da me e mi disse: 'Hey, capo, il modo in cui mi piace lavorare, se sei d'accordo, è che ti do tre o quattro battute come da copione e poi improvvisiamo'. Ed è esattamente così che abbiamo girato ogni scena. Avevamo esattamente quello che era previsto dal copione, poi Robin partiva e diventava qualcosa da vedere.
L'interpretazione di Williams e la sua voglia di stravolgere la sceneggiatura di Leslie Dixon e Randi Mayem Singer (basata sul romanzo Un padre a ore di Anne Fine) fu un'autentica maledizione per la malcapitata segretaria di edizione assunta da 20th Century Fox.
Tenete sempre conto che eravamo all'inizio degli anni '90, la script supervisor non batteva a macchina quello che Robin diceva. Lo scriveva a mano e lui cambiava battute ad ogni ciak. Quindi Robin arrivava a un punto in cui non riusciva a ricordare molto di quello che aveva detto prima. Andavamo dalla segretaria di edizione e glielo chiedevamo, ma a volte non aveva capito nulla. Spesso ci dava letteralmente una versione completamente diversa da quella che avevamo fatto.
Mrs. Doubtfire, cast non riusciva a seguire Williams
Columbus racconta di essere arrivato al punto di dover girare l'intero film con quattro macchine da presa per riuscire a star dietro a Williams.
Nessuno di noi sapeva cosa avrebbe detto quando si sarebbe messo in moto e quindi volevo una camera sugli altri attori per avere le loro reazioni... Lo studio era entusiasta di quello che vedeva. Ma hanno guardato proprio tutto? Non credo. Abbiamo girato oltre 600mila metri di pellicola per quel film.
Il desiderio del regista è riuscire a trasformare tutto quel materiale che custodisce negli scatoloni in un documentario. Il suo obiettivo è "mostrare il processo creativo di Robin" perché c'era qualcosa di "magico e speciale nel modo in cui ha svolto il suo lavoro e credo che sarebbe divertente approfondirlo".
Foto cover: 20th Century Fox
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