Che il regista Richard Linklater abbia un rapporto imprevedibile con i suoi progetti si sa e quindi quasi di sicuro bisogna iniziare a pensare che anche Boyhood avrà un sequel.
Boyhood, il grande sconfitto della notte degli Oscar, nonostante acclamato dalla critica, è tornato a casa con un solo Oscar, ma per lui il futuro è pieno di possibilità.
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Il regista Richard Linklater potrebbe decidere di fare ritorno nel suo mondo per raccontare ancora una parte della sua esistenza. A differenza del precedente film, stavolta non verranno effettuati dodici anni di riprese. Riguardo alla possibilità di un sequel, Linklater ha spiegato:
"Per essere onesti nei primi sei mesi di uscita di Boyhood, ero contrarissimo all'idea di un sequel. Questo film è stato girato in dodici anni ed è incentrato sullo sviluppo di un bambino fino alla fine della scuola. Non pensavo di poter proseguire la storia, non c'era nient'altro da dire. Ma una mattina mi sono svegliato pensando 'i vent'anni sono formativi. E' il momento in cui diventi davvero ciò che sarai nella vita. Così ammetto di stare accarezzando l'idea".
Poi il regista prosegue:
"La struttura basata sui dodici anni di riprese è legata all'età dell'attore e all'arco dei suoi studi. Stavolta il sequel non durerebbe dodici anni. Cioè... chi lo sa. Se ho imparato qualcosa dalla trilogia di Prima dell'alba è che ogni storia ha il suo tempo. Mi ci sono voluti cinque anni per capire che Jesse e Celine erano ancora vivi e avevano ancora qualcosa da dire. Stavolta le cose potrebbero andare più velocemente, ma chi lo può saperlo".
Sarà davvero così?
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