Dal cemento del Bronx ai campetti romani sulla Prenestina fino al campo profughi libanese di Shatila, teatro del drammatico massacro del 1982 e oggi punto d'arrivo nella periferia ovest di Beirut di migliaia di palestinesi, siriani, curdi e iracheni. È il viaggio di Sisterhood, il film senza frontiere della giovane regista esordiente Domiziana De Fulvio. Dopo il passaggio in numerosi festival, da Ortigia a Sottodiciotto, il documentario arricchisce l'offerta cinema di RaiPlay nel palinsesto autunno-inverno 2022 della piattaforma.
Sisterhood, RaiPlay punta sul documentario
Al centro di Sisterhood ci sono le storie di tre squadre di basket femminile: le Ladies Who Hoop di New York, le Bulle di Roma e il Real Palestine Youth F.C. di Beirut. Con e senza il velo, dai 15 ai 50 anni, nere e bianche, le giocatrici di queste squadre sfidano ogni giorno gli stereotipi di genere e le discriminazioni razziali e sociali usando lo sport come mezzo di emancipazione ed integrazione.
Narrato in soggettiva, Sisterhood nasce dal desiderio della regista di offrire un punto di vista inedito sulla cultura di strada, sul basket non professionistico e su chi lotta ogni giorno per difendere i propri spazi di libertà e presidi di resistenza contro la violenza maschile. Il titolo cita un famoso motto tratto da un libro antologico curato dall'attivista politica Robin Morgan nel 1970: Sisterhood Is Powerful, la sorellanza è potere.
Sisterhood: film arriva su RaiPlay
Classe 1983, Domiziana De Fulvio è laureata in Scienze umanistiche indirizzo Spettacolo e ha cominciato la carriera nel mondo del cinema lavorando come ispettrice di produzione e coordinatrice di produzioni internazionali. Dopo aver organizzato il festival romanzo Tekfestival e aver collaborato con la compagnia Teatro Forsennato come attrice e assistente alla regia, nel 2018 ha vinto una borsa di studio alla New York Film Academy per un master sul documentario. Il frutto del suo percorso di studi e ricerca è diventato Sisterhood.
La fotografia del film è di Nicolò Biarese, le musiche sono state composte da Valerio Vigliar, mentre il brano che scorre sui titoli di coda, Sisterhood, è stato scritto e cantato appositamente per il film dalla rapper Oracy, talento della scena londinese che ha collaborato con vari artisti di tutto il mondo. È anche possibile "contribuire al cambiamento" acquistando la maglietta delle "sista" sul sito ufficiale del film.
Come detto, Sisterhood fa parte del palinsesto autunno-inverno 2022 della Rai ed entrerà nel catalogo di RaiPlay come parte degli oltre 1.500 titoli di fiction e cinema del reale che arrivano sia dall'offerta lineare che dalla sinergia esterne in modalità digital-only o digital-first.
Foto: Alfa Multimedia
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