Riuscite ad immaginate la saga cinematografica di Harry Potter diretta da Steven Spielberg? La vicenda è nota e sarebbe potuto succedere davvero, se il regista non avesse declinato l'offerta che gli era arrivata dal produttore David Heyman e Warner Bros. Lo rivela Spielberg in persona nel corso di un recente faccia a faccia con il collega indiano S.S. Rajamouli (l'autore del sorprendente RRR) organizzato dal magazine Variety in vista degli Oscar 2023.
Steven Spielberg: moglie e figli meglio di Harry Potter
Nell'intervista doppia a Variety, Spielberg confessa di aver vissuto un forte conflitto tra lavoro e famiglia quando ha dovuto decidere se crescere i suoi figli a Los Angeles o trasferirsi a Londra per dirigere Harry Potter e la pietra filosofale, il primo film del franchise fantasy basato sui romanzi di J. K. Rowling. Il regista spiega infatti di aver vissuto il doloroso dissidio tra la carriera e i suoi cari "dopo che mi ero già affermato come autore in attività".
Io e Kate (la moglie Kate Capshaw, ndr) abbiamo iniziato a mettere su famiglia e ad avere figli. La scelta che avrei dovuto fare sarebbe stata quella di accettare un lavoro che mi avrebbe portato in un altro Paese per quattro o cinque mesi, dove non avrei visto la mia famiglia tutti i giorni... È stata un'esperienza straziante.
Spielberg era arrivato a trattare personalmente con lo studio e la Rowling per dirigere il film, ma alla fine ha declinato l'offerta pensando alla Capshaw e ai loro figli: Sasha, Sawyer, Destry, Theo e Mikaela. Harry Potter e la pietra filosofale è poi finito nelle mani di Chris Columbus, suo storico collaboratore dai tempi di autentici cult come Gremlins, I Goonies e Piramide di paura.
Steven Spielberg: Harry Potter? No, grazie
L'idea di Spielberg era quella di realizzare un'animazione con l'attore Haley Joel Osment (il piccolo protagonista del thriller Il sesto senso di M. Night Shyamalan) come doppiatore di Harry Potter oppure un blockbuster che incorporasse anche elementi dei libri successivi. Ma poi non se n'è fatto più niente.
Ci sono stati diversi film che ho scelto di non fare. Ho deciso di rifiutare il primo Harry Potter per trascorrere l'anno e mezzo successivo con la mia famiglia, con i miei figli che stavano crescendo. Così ho sacrificato un grande franchise, cosa che oggi, ripensandoci, sono molto felice di aver fatto, per stare con la mia famiglia.
All'epoca Spielberg era reduce da Salvate il soldato Ryan e decise di restare a Los Angeles per concentrarsi sui suoi affetti, e su A.I. - Intelligenza artificiale e Minority Report.
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