Nella giornata di ieri alla Mostra del Cinema di Venezia, in concorso Heart of Dog dell’eclettica musicista anglosassone Laurie Anderson e lo sperimentale 11 Minutes di Jerzy Skolimowski, come sempre molto apprezzato dalla critica.
Hearth of Dog è un racconto personale che parte dalle esperienze di perdita familiare (in particolare l’amatissimo cane) della Anderson per estendersi a una riflessione universale sui temi dell'amore e della scomparsa delle persone amate. Una riflessione affidata all’animazione, la grafica e i super8 dell'infanzia dell'artista.
11 Minutes rappresenta invece l’attesissimo ritorno a Venezia di Jerzy Skolimowski, cinque anni dopo Essential Killing con Vincent Gallo: 11 minuti nella vita di diversi personaggi, le cui vite e amori si intrecciano. Applausi e unanimi apprezzamenti dalla critica per un film che, come tradizione, risulterà un po’ indigesto al grande pubblico.
Ma gli applausi più convinti e scroscianti sono quelli andati a De Palma di Noah Baumbach e Jake Paltrow, una lunga appassionante intervista al regista de Gli intoccabili al quale è stato anche conferito il premio Jaeger - LeCoultre Glory to the Filmmaker 2015. Poco meno di due ore in cui De Palma si intrattiene, con ironia e lucidità, sulla sua filmografia, sull'esperienza negli anni Settanta della New Hollywood, sul suo modo di girare, sui suoi maestri (su tutti Alfred Hitchcock) e soprattutto sul suo rapporto con gli Studios. Il tutto accompagnato dalle indimenticabili immagini dei film a cui fa riferimento.
a cura della redazione
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