Giovedì 25 maggio 2017 uscirà al cinema la seconda opera cinematografica del giovane regista Ivan Silvestrini. Interpretato da Matilde Gioli e dal semisconosciuto Matteo Martari, 2Night potrebbe rivelarsi il film rivelazione dell’anno, non tanto per la sua storia ma per il modo in cui è stata costruita.
La trama di 2Night
I protagonisti di 2Night non hanno un nome. Quello che basta sapere allo spettatore è che entrambi sono in cerca di un’avventura, che possa concludere in bellezza la bella nottata passata per i locali di Roma. Durante il tragitto verso casa, però, i due trentenni instaurano una lunga conversazione che potrebbe presagire qualcosa di più che una semplice avventura di sesso: vagando per le strade di Roma, dal centro alla periferia, i due ragazzi, lui e lei, si lasciano andare in confessioni intime e in lunghe chiacchierate. Lei è una ragazza sicura di sé, forte e orgogliosa della propria vita senza legami. Lui è un trentenne, come tanti, timido e impacciato. L’incontro fortuito, cambierà per sempre il corso della loro vita.
Una location inedita
Leggendo la trama, 2Night sembra un film come tanti altri, una storia d’amore che sovente il grande pubblico vede al cinema. Se non fosse però, che 2Night, è ambientato interamente all’interno di una macchina. Lo spettatore sarà così catapultato al suo interno, come se fosse il passeggero seduto nei sedili posteriori: ascolterà in silenzio le chiacchiere dei due protagonisti, ridendo e sperando per loro in un lieto fine. La scelta registica di Ivan Silvestrini e sì, azzardata, ma non originale: il suo nuovo lavoro è, infatti, il remake italiano di un bellissimo film israeliano, anch’esso intitolato 2Night e diretto dal regista Roi Werner.
Realizzare un film di questo tipo è stata comunque una scelta molto ardita. Chissà se il grande pubblico apprezzerà. Non resta che aspettare l’uscita del film nelle sale.
Foto fonte copertina: facebook.com/2nightilfilm/
Riproduzione riservata ©2024 - PCTV