Luigi Pelazza è una Iena dal 2002. La sua carriera giornalistica parte da molto lontano, precisamente da Alghero, in Sardegna, dove, giovanissimo, conduce il programma I rompiscatole.
Il passato avventuroso di Luigi Pelazza
Prima di entrare a far parte del mondo del giornalismo, Luigi Pelazza, nato a Torino nel 1969, milita per sei anni nell’Arma dei Carabinieri. Ma la passione per la parola scritta è troppo forte e così decide di mollare tutto e partire per la Sardegna, dove lavora per l’emittente televisiva locale. Qui comincia la sua gavetta che presto lo porta ad entrare nel cast del programma televisivo Le Iene. Siamo nel 2002 e inizia così la grande avventura giornalistica di Luigi, che, dopo un gran numero di servizi, vince, nel 2007, il premio giornalistico internazionale “Guido Carletto”, grazie ad un servizio sui “bambini indemoniati” del Congo.
Reportage pericolosi
In quegli anni, Pelazza si distingue per alcuni servizi la cui realizzazione mette a rischio la sua stessa vita. L’inviato non ha paura di entrare in contatto con persone molto pericolose, come sicari e banditi, al fine di portare a termine reportage di grande valore sociale. Questi hanno fatto sempre discutere e spesso l’inviato è stato accusato di essere un falsificatore, cioè di montare ad hoc i suoi servizi, troppo pericolosi per essere veri. Pelazza ha sempre saputo difendersi portando insieme alle immagini, le prove della loro veridicità. Il suo è un grande giornalismo, che non guarda solo l’Italia ma anche tutto ciò che accade all’estero. Dopo quasi 15 anni di collaborazione con Le Iene, Pelazza può essere considerato uno degli inviati più anziani e più apprezzati, proprio per le sue caratteristiche di giornalista militante. Lo sprezzo per la paura è forse lo stesso che lo portò, tanti anni fa, a diventare carabiniere. Ne ha fatta di strada da quegli anni giovanili.
Chissà quale servizio ha preparato per la puntata di mercoledì 15 marzo.
Fonte foto copertina: facebook.com/LuigiPelazza/
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