Star Trek è una delle serie televisive più importanti di sempre e Spock la sua inconfondibile icona pop. Gene Roddenberry, il creatore dello show, ha inventato nel corso delle stagioni una schiera di strumenti high tech utilizzati sull'Enterprise che negli anni sono diventati presenti nella nostra vita di tutti i giorni. Ma stavolta la fantascienza ha superato molto di più la realtà di quanto possiamo immaginare: un gruppo di ricercatori dell'Università della Florida, guidati dall'astronomo Jian Ge, ha scoperto che il pianeta di Spock, il vulcaniano a cui ha prestato il volto per quasi cinquant'anni il grande attore Leonard Nimoy, esiste davvero e si chiama HD 26965b.
Pianeta Vulcano, Star Trek è realtà
Il pianeta Vulcano è distante 16 anni luce dalla Terra e ruota intorno alla stella nana 40 Eridani A. Proprio come aveva immaginato Roddenberry, che quando inventò la terra natìa dei Vulcaniani pensava esattamente a questo luogo lontano, datato 4 miliardi di anni fa. Il Dharma Planet Survey sostiene che si tratta di un pianeta con una massa otto volte superiore a quella terrestre. "Questa stella è visibile a occhio nudo. Chiunque può vederla e indicare la casa di Spock", ha dichiarato il ricercatore Bo Ma alla rivista specializzata Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.
Spock, Star Trek aveva previsto tutto
HD 26965b, tuttavia, ha due problemi. Innanzitutto orbita molto vicino alla sua stella e dunque avrà delle temperature elevatissime. In secondo luogo, possiede una gravità troppo elevata per supportare una qualche forma di vita simile a quella terrestre. Le orecchie a punta e l'originale saluto dei Vulcaniani, quindi, resteranno per sempre nella fantasia del suo autore e del pubblico di tutto il mondo che a distanza di cinquant'anni continua ad appassionarsi alla saga (in attesa di rivedere il nuovo Spock nella seconda stagione di Star Trek: Discovery).
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