La Guerra d'Algeria è più comunemente ricordata come guerra d'indipendenza algerina; si svolse tra il 1954 e il 1962 e vide il fronte di liberazione nazionalista opporsi al colonizzatore francese. Alla fine fu proclamata l'indipendenza dell'Algeria.
I film che hanno raccontato di questo conflitto, che fu particolarmente sanguinoso, non sono molti. Al 1966 risalgono due diverse pellicole: la prima è italiana e fu diretta da Gillo Pontecorvo. Si intitola "La battaglia di Algeri" e vinse il Leone d'Oro a Venezia. La seconda è del regista statunitense Mark Robson e si intitola "Nè onore nè gloria" ("Lost command"). Qui si racconta di un tenente francese (Anthony Quinn) che dopo aver combattuto in Vietnam viene chiamato anche sul fronte algerino. Del cast fa parte anche Alain Delon.
"Giorni di guerra" ("L'Ennemi intime", 2007), di Floren-Emilio Siri, pone l'accento sulla brutalità del conflitto e fu candidato a tre premi César. "Uomini senza legge" ("Hors-la-loi", 2010), di Rachid Bouchareb, che racconta la storia di tre fratelli che presero parte alla rivolta che condusse all'indipendenza algerina. Soprattutto il film rievoca il massacro di Setif e Guelma, con cui i francesi cercarono di soffocare nel sangue i primi moti di ribellione nel 1945.
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