Jep Gambardella, scrittore, giornalista e critico di costume sessantacinquenne, disilluso e blasé, vaga per le vie romane di festa in festa, di mondanità in mondanità.
La vita del Re dei mondani, come egli stesso si definisce, è un susseguirsi di appuntamenti, eventi dell’alta società ai quali partecipa costantemente, annoiato e accompagnato dalla sua tagliente, amara e disincantata ironia.
Ogni notte partecipa ad un teatrino tedioso di amici intimi di vecchia data, tra cui Romano, scrittore teatrale mai realizzato agli ordini di una giovane donna che lo sfrutta; Lello, ricco e marito infedele; Viola, borghese con un figlio affetto da problemi psichici che nel corso del film si suiciderà schiantandosi volontariamente con l'auto (uno tra gli eventi che avrà un ruolo nel cambiamento di Jep); Dadina, la direttrice nana del giornale su cui Jep scrive.
In questa consuetudine festaiola, il compimento del sessantacinquesimo compleanno, la notizia della morte di Elisa, suo primo ed unico amore, costringono Jep a tuffarsi nei propri ricordi di gioventù e innescano in lui un pensiero che nutre da molto tempo: è forse giunto il momento di tornare a scrivere?
Roma diventa così il teatro di celebrazioni eccentriche, eventi dell’alta società, performances artistiche, esibizioni oracolari, vignette, presagi e incontri casuali, da Ramona al cardinale Bellucci. Un vortice vuoto contro il quale il sogno della ricerca della grande bellezza rischia di infrangersi.
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