I film di guerra sono spesso dei capisaldi della cinematografia in gnerale. Negli anni settanta sono stati realizzati molti tioli importanti.
Nel 1970, "Uomini contro" di Francesco Rosi, è tratto da un romanzo ed ha uno stampo apertamente pacifista. Infatti, mette in risalto la follia e l'assurdità della guerra, nello specifico, la Prima Guerra Mondiale. L'interprete principale è Gian Maria Volontè. Quello stesso anno ci fu anche una produzione statunitense a sfondo bellico, "Tora! Tora! Tora!" di Richard Fleischer, incentrato sull'attacco giapponese a Pearl Harbor; mentre "Patton, generale d'acciaio" (1970) di Franklin J. Shaffner è un film autobiografico sulla figura di questo militare, interpretato da George C. Scott.
"Quell'ultimo ponte" ("A bridge too far", 1977) di Richard Attenborough, è considerato un titolo cult dei film di guerra. Ricostruisce una delle operazioni militari più ambiziose della Seconda Guerra Mondiale, l'aviolancio di 35 mila paracadusti alleati nei Paesi Bassi. Il cast è all star, con Dick Bogarde, James Caan, Sean Connery e Michael Caine.
"Forza 10 da Navarone" ("Force 10 from Navaron", 1978) di Guy Hamilton è il sequel del film "I cannoni di Navarone" del 1961; ma senza ombra di dubbio il titolo più significativo degli anni settanta del cinema di guerra è "Apocalypse Now" (1979) di Francis Ford Coppola, con marlon Brando, Robert Duvall e Martin Sheen. Ispirato liberamente al romanzo "Cuore di tenebra" di Joseph Conrad, racconta episodi ambientati durante la guerra del Vietnam.
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