American Factory è il primo progetto realizzato dalla Higher Ground Productions di Barack e Michelle Obama ad arrivare su Netflix. Il documentario, diretto da Steven Bognar e Julia Reichert e già presentato con successo al Sundance Film Festival di quest'anno, debutterà online a partire da mercoledì 21 agosto. Dopo il passaggio nel circuito dei festival, il film sbarca in streaming a 15 mesi dall'accordo che gli Obama hanno firmato con Netflix per produrre diversi contenuti scripted e unscripted tra lungometraggi, doc e serie televisive.
American Factory, Netflix lancia il doc il 21 agosto 2019
Le altre serie che arriveranno affrontano tematiche disparate e molto care all'ex presidente e consorte, dalla crisi del comparto energetico americano (lo show di non-fiction The Fifth Risk) alla disabilità (il documentario Crip Camp) e la discriminazione razziale (un biopic dedicato allo scrittore Frederick Douglass), fino alla campagna contro l'obesità infantile della serie Listen to Your Vegetables & Eat Your Parents.
Dedicato ai blue-collar (i cosiddetti "colletti blu") dell'Ohio post-industriale, American Factory ripercorre la chiusura di uno stabilimento della General Motors a Dayton, avvenuta nel 2008. Il film ritrae le difficoltà culturali sorte tra gli operai statunitensi e quelli cinesi dopo che un milionario asiatico ha aperto una fabbrica del gruppo Fuyao in quell'impianto dismesso.
Barack Obama e Michelle: crisi in vista
L'arrivo di American Factory in streaming, fortemente voluto dagli Obama, coincide con le indiscrezioni fatte circolare dal tabloid Globe, secondo cui la coppia avrebbero già firmato le carte del divorzio dopo 27 anni di matrimonio.
Come riporta anche ABC, Barack starebbe trascorrendo sempre meno tempo con Michelle e le figlie Sasha e Malia ed è spesso in viaggio per lavoro. L'ex first lady sarebbe rimasta sola nella gestione della famiglia e non avrebbe apprezzato il mancato endorsement del marito nella corsa come candidata alle presidenziali.
Ovviamente si tratta soltanto di rumors e speculazioni: staremo a vedere se troveranno conferme o smentite da parte dei diretti interessati.
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