Dopo il clamore mediatico, la maxi-multa dell'Agcm e la fuga di sponsor e follower, Chiara Ferragni è indagata per truffa aggravata con l'aggravante della minorata difesa, che scatta quando l'autore del reato approfitta di "circostanze di tempo, di luogo o di persona, anche in riferimento all'età, tali da ostacolare la pubblica o privata difesa". È quanto accaduto nel caso del pandoro griffato Balocco, finito al centro dell'indagine aperta dalla Procura di Milano.
Chiara Ferragni, pandoro amaro: indagata per truffa aggravata
L'influencer travolta dal caso della falsa beneficenza è iscritta ufficialmente nel registro degli indagati insieme ad Alessandra Balocco, al vertice dell'azienda piemontese e sotto accusa con la stessa ipotesi: il consumatore sarebbe stato indotto a comprare il dolce da un raggiro dell'imprenditrice digitale che ha promosso sui social l'acquisto del pandoro con l'occhio rosa. Il fascicolo è coordinato dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco. La Guardia di Finanza milanese ha acquisito documenti nella sede della Balocco a Fossano, nel cuneese.
Nell'ipotesi di truffa aggravata non è necessaria la querela di parte, ma si può procedere d'ufficio. Viceversa, nel caso in cui fosse contestata soltanto la truffa, sarebbe necessaria una querela. Chi la presenta avrà 90 giorni di tempo a partire da dicembre, cioè dal deposito dell'esposto del Codacons (arrivato dopo la multa dell'Antitrust da 1,7 milioni di euro) e dovrà presentare denuncia con prova dell'acquisto e quindi del pagamento. Le parti indagate saranno convocate quanto prima dalla Procura di Milano per chiarire la propria posizione ed esporre le rispettive ragioni.
Chiara Ferragni, patrimonio a rischio: "Sono serena"
L'Antitrust ha individuato la pratica scorretta in tre condotte diverse, in particolare far credere che acquistando il "Pandoro Pink Christmas" a 9 euro anziché a 3,70 euro i consumatori avrebbero contribuito a una donazione per il reparto pediatrico dell'ospedale Regina Margherita di Torino. Un'erogazione di 50mila euro che era già stata fatta dalla sola Balocco nel maggio 2022, sei mesi prima del lancio dell'iniziativa della Ferragni, che dalla campagna ha incassato oltre 1 milione di euro.
Tornata sui social dopo la bufera, Chiara Ferragni si dichiara "serena" perché "ho sempre agito in buona fede". "Sono certa che ciò emergerà dalle indagini in corso", commenta l'influencer.
Ho piena fiducia nell'attività della magistratura e con i miei legali mi sono messa subito a disposizione per collaborare e chiarire ogni dettaglio di quanto accaduto nel più breve tempo possibile. Sono, invece, profondamente turbata per la strumentalizzazione che una parte dei media sta realizzando, anche diffondendo notizie oggettivamente non rispondenti al vero.
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