Fabrizio Corona ha concesso un'intervista super esclusiva, "a 360 gradi e senza filtri", a Non è l'Arena di Massimo Giletti. Nel corso della chiacchierata con il giornalista di La7, l'ex fotografo dei vip ha detto la sua verità sulla love story con Asia Argento. "La cosa grave sono le cosiddette fake news che vengono lanciate dai giornalisti", ha lamentato. "Ma ti sembra che possa esserci un contratto tra me e la Argento? Ma prima di scriverlo i giornalisti lo verifichino, è una roba vergognosa". "Si parla di cose organizzate, di soldi: è normale che per le cose che abbiamo fatto abbiamo preso dei soldi, ma lì c'è scritto che io le ho dato 100mila euro per fidanzarci per finta. Abbiamo avuto un rapporto intenso, di passione, siamo simili dal punto di vista umano e come sensibilità, ma veniamo da due mondi diversi".
Fabrizio Corona e Asia Argento: news da Giletti
"Io sfido chiunque ad essere sana dopo quello che le è successo", ha aggiunto. "Ci accomuna l'ingiustizia. Però ovviamente io sono un uomo e lei è una donna. Ed è una donna molto fragile con un passato tormentato che l'ha devastata". Parole diverse da quelle usate dall'attrice, che sui social aveva definito "una farsa grottesca" la loro relazione.
Corona ha poi raccontato i retroscena dell'aggressione subita nel boschetto della droga di Rogoredo. "Io vivo di adrenalina, senza non posso vivere. Lì dentro provavo adrenalina, non paura", ha confessato a Giletti. La dinamica dei fatti è stata a dir poco esplosiva: "Appena mi riconoscono mi strappano i pantaloni e la maglietta. Vedono i microfoni nascosti nei pantaloni e me li strappano via".
Fabrizio Corona, Non è l'Arena e l'attacco a Striscia
"Dopo i primi pugni, sono scappato", ha aggiunto Corona. "Ma sono caduto e mi sono trovato con cinque o sei di loro addosso. Mi hanno picchiato e uno ha tirato fuori il coltello. Sono riuscito a divincolarmi. Io sono uno che sa menare, ho fatto a botte quando ero in prigione. Un altro non ce l'avrebbe fatta. Ho i segni delle coltellate sulla schiena, fortunatamente mi hanno preso di striscio. Uno mi ha inseguito chiedendomi se ero Corona, appena gli ho detto di sì mi ha lasciato andare. Mi ha lasciato per un senso di rispetto tra detenuti, il mondo della criminalità mi ama molto perché sono uno che ce l'ha fatta".
"Perché mi hanno aggredito? Mi hanno punito perché per loro ho fatto un'infamata", ha concluso l'ex paparazzo, non senza polemica. "Quando Brumotti va in queste situazioni, ma si limita a urlare restando lontano, per me si comporta da infame. Perché spettacolarizza un dramma che non va spettacolarizzato. Non voglio fare il figo perché io sono andato lì e altri no. Per me quella di Striscia la Notizia è solo satira, dicono di essere già andati loro nel bosco della droga ma non è vero: sono andati di giorno, senza entrare. Non è una gara di programmi, ma io non sono andato lì per cercare popolarità, non ne ho bisogno. Sono pieno di popolarità in questo momento".
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