La Giornata contro la violenza sulle donne si è celebrata in tutto il mondo il 26 novembre. Anche Giulia de Lellis ha voluto dire la sua sull'argomento ma il suo post si è rivelato un boomerang. L'ex tronista ha pubblicato sui social una foto accompagnata da queste parole: "L'unica forma d'amore che conosco io è quella dove di violento c'è un sesso che fa stare bene l'attimo dopo. La mia forma d'amore ha continue carezze che non lasciano segni. Pelle rosa, lividi mai… Chi ti toglie il fiato o la libertà senza farti battere il cuore ma dandoti botte non è un uomo, non è il tuo uomo. Amati, non aver paura. Guardati, tu sei di più".
Giulia de Lellis, post su Instagram scatena polemiche
I fan si sono posti molte domande sul senso di questo post. A partire dalla foto che accompagna questo pensiero: un'immagine in posa sensuale e ammiccante in bikini, scattata nella cucina di casa sua. Ma soprattutto è il contenuto ad aver fatto discutere i suoi followers su Instagram.
C'è chi scrive: "La prima frase correlata ad un tema quale la violenza sulle donne, scritta in questo modo, non la condivido. Credo che chi tratti questo tema costantemente sia d'accordo con me, anzi ne sono sicura. Tutto ciò che è legato alla parola 'violento' non va bene, bisogna stare molto attenti quando si trattano temi così delicati".
Giornata contro la violenza sulle donne 2018: pro e contro de Lellis
"Non si riesce proprio a lanciare un messaggio importante senza dover per forza apparire. Ottimo l'impegno di promuovere una causa così importante, ma era necessario farlo in mutande?", obietta un altro utente. Con lui concorda Marianna: "Parole vere e giuste, ma a mio parere se le avessi dette da vestita avrebbero avuto maggiore credibilità. Non è bigottismo ma su questo argomento bisogna metterci la faccia e la voce non un bel corpo".
Ovviamente c'è anche chi difende lo scatto di Giulia De Lellis. La foto in questione, replica Iulia, "è stata fatta appositamente in mutande e reggiseno per protestare contro l'accaduto di qualche giorno fa (stupratore assolto perché la ragazza indossava un perizoma)". "La violenza – aggiunge un'altra – non è solo fisica ma passa anche dalle parole... pensateci la prossima volta che vi mettete davanti a una tastiera ad insultare una donna!".
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