Jay Bowdy, interprete statunitense e padre di sei figli, ha deciso purtroppo di togliersi la vita e lo ha fatto lo scorso lunedì 23 gennaio a Los Angeles seduto nella sua auto e sparandosi un colpo di pistola alla testa. Bowdy era attualmente impegnato sulle riprese del set del film "Going Vertical" al fianco del collega John Savage ma sono in molti a pensare che dietro questo folle gesto ci siano le accuse di violenza sessuale a carico dell’attore.
Jay Bowdy: suicidio
Bowdy, come si apprende dal New York Daily News, era stato infatti arrestato lo scorso 19 gennaio ma rilasciato dopo appena 24 ore e sotto cauzione per alcuni sospetti di violenza sessuale senza essere però accusato formalmente di tale crimine e di fronte al quale l'uomo, si era sempre dichiarato innocente. Il particolare più inquietante di questa triste storia riguarda anche il messaggio che lo stesso interprete avrebbe rilasciato dal suo profilo social poco prima di suicidarsi.
Pare proprio che Jay avesse annunciato la sua morte attraverso una diretta Facebook e che a dare l'allarme siano stati proprio i suoi familiari dopo aver visualizzato quel video. Purtroppo però, malgrado il tempestivo intervento dei suoi cari sembra che la polizia sia arrivata sul luogo dove si trovava l'attore dopo un pò e che dunque non siano riusciti ad evitare il peggio. Intanto quel video è stato rimosso dal profilo Facebook dell'attore.
Jay Bowdy: carriera e film
Jay Bowdy aveva solo 33 anni ma era già sposato ed era padre di ben sei figli. Nel corso della sua carriera aveva preso parte a diversi cortometraggi ed era stato poi, anche il protagonista di "Prepper" pellicola indipendente che narrava la storia di un professore di una scuola di periferia e adesso stava invece lavorando al film russo "Going Vertical" dove vestiva i panni di giocatore di basket, al fianco del collega John Savage.
Fonte immagine copertina Facebook
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