Michael J. Fox ha smesso di recitare dopo 30 anni di malattia di Parkinson, che ha iniziato a influenzare la sua memoria e il suo linguaggio. L'attore ha detto di essere ottimista riguardo il suo futuro, nonostante la mancanza di una cura definitiva per la sua malattia. Fox rivela di aver avuto un tumore benigno rimosso dalla sua colonna vertebrale nel 2018 e di aver subito una brutta caduta, che gli ha provocato la rottura di un braccio.
Michael J. Fox: l'influenza del Parkinson sulla sua vita
I fan di Michael J. Fox lo conoscono come l'attore spensierato, divertente e di talento: in una nuova intervista con AARP Magazine, l'attore parla del modo in cui il Parkinson lo abbia costretto a smettere di recitare per sempre, ma che resta una persona positiva, nonostante l'impatto che la malattia ha avuto sulla sua vita quotidiana.
Alla star di Ritorno al futuro è stato diagnosticato il morbo di Parkinson 30 anni fa e, da allora, ha lottato duramente per continuare la sua carriera di attore. Il Parkinson ha influenzato la sua memoria e il suo linguaggio: pertanto, la star ha deciso che era ora di fare un passo indietro e ritirarsi a vita privata.
La diagnosi e le sue attuali condizioni di salute
"Il medico che mi ha diagnosticato nel 1991 mi ha detto che mi restavano 10 anni per lavorare", ha detto il 60enne. Nonostante ciò, ha continuato a recitare per quasi 30 anni dopo la sua diagnosi, usando i sintomi del suo Parkinson per personaggi come Louis Canning, un avvocato in The Good Wife che usa tali condizioni per influenzare le decisioni del tribunale.
Inoltre non dà per scontato quanto abbia avuto il privilegio di poter continuare a recitare per 30 anni con la sua diagnosi, alcuni giorni sono migliori di altri:
È assurdo che sia arrivato a fare tutto ciò che ho fatto per tutto questo tempo. La gente crede che il Parkinson sia solo una questione visiva, ma - in realtà - quello non è nulla. Un giorno magari mi sveglio con le mani praticamente ferme e il giorno dopo… [le agita energicamente]. Il problema è ciò che non si vede, l’assenza di equilibrio, di percezione periferica, di stabilità interna. Insomma, sto navigando su una barca per mari in tempesta nei giorni più luminosi.
La malattia di Parkinson è una malattia neurodegenerativa che colpisce i neuroni del cervello. La malattia si sviluppa lentamente nel corso di molti anni e i sintomi possono includere tremori, problemi di equilibrio, movimenti rallentati e rigidità degli arti, secondo quanto riferisce il Parkinson's Institute. Questi sintomi progrediscono nel corso degli anni e attualmente non esiste una cura. Sebbene il Parkinson in sé non sia fatale, la malattia causa molte complicazioni e la ricerca ha scoperto che il tasso di mortalità per la malattia è in aumento.
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