È morto Michael K. Williams, l'attore che ha dato vita ad uno dei personaggi più struggenti e memorabili nella storia della serialità televisiva: Omar Little di The Wire. Williams è stato trovato privo di vita nel suo appartamento di Williamsburg a Brooklyn e la causa della morte è una sospetta overdose da stupefacenti. Newyorkese, classe 1966, avrebbe compiuto 55 anni il prossimo 22 novembre.
Michael K. Williams, morto l'attore con la cicatrice di The Wire
Figlio di madre delle Bahamas e padre di Greeleyville in South Carolina, Michael K. Williams vive una giovinezza complicata: è un homeless per un lungo periodo, durante il quale si procura – durante una rissa in un bar su Jamaica Avenue – la caratteristica profonda cicatrice che gli attraversa il viso.
È proprio la passione per la recitazione a salvarlo dalla vita di strada. David LaChapelle lo sceglie per alcune fotografie, David Simon lo vuole in The Wire per la parte di Omar, il criminale omosessuale che "fischia", ispirato alla vera figura di Donnie Andrews e di altri criminali di Baltimora.
Omar Little è un personaggio indimenticabile e la sua morte nella serie uno dei momenti più commoventi della televisione americana. The Wire apre a Williams le porte del mondo del cinema, dove appare in film come Miracolo a Sant'Anna di Spike Lee, Brooklyn's Finest di Antoine Fuqua, 12 anni schiavo di Steve McQueen, Anarchia - La notte del giudizio di James DeMonaco, Vizio di forma di Paul Thomas Anderson, Gone Baby Gone di Ben Affleck, The Road di John Hillcoat.
Michael K. Williams: Boardwalk Empire un altro ruolo della vita
Ma è sempre la tv a regalare a Michael K. Williams l'ennesimo personaggio eccezionale: Chalky White di Boardwalk Empire, l'elegantissimo e potente gangster afro-discendente di Atlantic City. L'attore appare poi in altre parti degne di nota in The Night Of - Cos'è successo quella notte? di Richard Price, When They See Us di Ava DuVernay e Lovecraft Country di Misha Green.
Negli anni Williams aveva avuto diversi problemi di tossicodipendenza, ammessi nel corso di interviste e apparizioni televisive. "I personaggi che hanno più significato per me sono quelli che potrebbero uccidermi", aveva detto al New York Times nel 2017.
Wendell Pierce, l'amico e collega che con lui ha diviso l'esperienza del set di The Wire, ricorda Michael Kenneth con queste parole.
La profondità del mio affetto per mio fratello Michael può essere eguagliata solo dalla profondità del mio dolore nell'apprendere della sua perdita. È stato un uomo di immenso talento con la capacità di dar voce alla condizione umana, ritraendo le vite di coloro la cui umanità raramente si è elevata finché non ne aveva cantato la verità. Michael era sempre sincero e mai inautentico: è stato una delle persone più gentili che abbia mai incontrato.
Fonte foto: HBO Entertainment
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