Natalia Estrada ha un mito: Buck Brannaman, l'uomo che sussurrava ai cavalli. L'horse trainer statunitense, che ha ispirato il libro di Nicholas Evans e il film con Robert Redford, è stato il mentore dell'ex showgirl spagnola, che dal 2004 ha abbandonato la carriera televisiva per dedicarsi a tempo pieno alla sua grande passione per l'equitazione. In un'intervista concessa al Corriere delle Sera, la Estrada ha raccontato com'è nata questa seconda vita, che l'ha portata alla creazione della Ranch Academy e di un maneggio a Cortazzone, nell'astigiano.
Natalia Estrada oggi: cavalli e ranch
Tutto nasce, spiega Natalia, grazie a Claudio Lippi.
Mi invitò in campagna e, per caso, montai un cavallo. Fu come un colpo di fulmine che ti succede o non ti succede. Iniziai a prendere lezioni e gli studi tv iniziarono a starmi sempre più stretti. Volevo tempo per i cavalli: per me, l'equitazione è un'arte al pari della danza e, se vuoi fare una bella coppia col tuo cavallo, devi allenarti a tempo pieno, come quando studiavo balletto al Conservatorio di Madrid.
Da quel momento, le sue prospettive per il futuro non sono più state le stesse.
Sono stata conquistata dai cavalli e dal mondo del ranch e dei working cowboys. Col mio compagno Andrea Mischianti, detto Drew, istruttore e campione di Ranch Roping, viviamo nella campagna astigiana e seguiamo allevamenti di bestiame alla vecchia maniera: liberi nei pascoli, con noi che andiamo a recuperarli al lazo quando è necessario vaccinarli, marchiarli, curarli o quando si allontanano troppo.
Natalia Estrada, che fine ha fatto: dalla tv al ranch roping
Eppure c'è stato un periodo negli anni '90, da Il gioco delle coppie in tv a Il ciclone di Leonardo Pieraccioni al cinema, in cui Natalia Estrada godeva di un incredibile successo. Oggi preferisce pensare a quanto siano dannosi per il nostra pianeta gli allevamenti intensivi.
Certe tradizioni è bene che non si perdano: gli allevamenti allo stato brado sono più salutari per gli animali e producono carni più sane per noi. Nell'Ovest americano, per esempio nel Montana dove io e Drew andiamo spesso, le estensioni di terra sono talmente grandi e selvagge che non esiste un modo diverso.
Il mondo dello spettacolo non le manca affatto: la tecnica del ranch roping è ormai la sua specialità.
È una vita molto vera e anche giusta: non si caccia per mettere un trofeo in salotto, ma per necessità e seguendo codici severi.
Le proposte non sono mai mancate, soprattutto per i reality. Ma Natalia le ha sempre declinate.
Li ho rifiutati tutti. Non c'è cifra che potrebbe convincermi. In fondo, la cosa intelligente che ha salvato gli animali dall'estinzione è l'evoluzione.
Fonte foto: https://www.facebook.com/ranchacademy/
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