Il mondo del cinema, più di ogni altro, negli ultimi mesi è finito al centro delle cronache per i tanti casi di molestie e abusi sessuali (alcuni per il momento solamente presunti) perpetuati da parte di produttori, registi e attori ai danni spesso di attrici ma anche di altri attori. Il caso Harvey Weinstein è probabilmente quello più celebre, ma a finire nell'occhio del ciclone, o meglio, a tornare nell'occhio del ciclone è stato anche Woody Allen. Da diversi anni ormai Dylan Farrow (figlia adottiva dell'ex compagna del regista, Mia Farrow) accusa il regista di averla molestata quando era ancora una bambina e, di recente, ha ricevuto il sostegno di molte attrici tra cui quello di Rebecca Hall che si è detta anche pentita di aver accettato di lavorare nell'ultimo film diretto da Woody Allen, A Rainy Day in New York.
Rebecca Hall, su Instagram l'attrice si scaglia contro Woody Allen
"Il giorno dopo in cui a Weinstein sono state mosse le accuse, stavo girando nell'ultimo film di Woody Allen. Quando mi ha proposto la parte, ho detto subito sì. Mi ha dato uno dei miei primi ruoli importanti (in Vicky Cristina Barcelona, ndr), per il quale sarò sempre grata. Ma nelle settimane successive ho riflettuto e sono stata triste e mi sono trovata in difficoltà con me stessa". Inizia così un lungo post su Instagram di Rebecca Hall, che, sulla scia di quanto fatto da altre attrici come Greta Gerwig, Mira Sorvino e Ellen Page ha poi continuato esprimendo in maniera più forte la sua solidarietà a Dylan Farrow.
Rebecca Hall, l'attrice non vuole più lavorare con Woody Allen
"Mi pento della mia decisione di aver accettato quel ruolo e oggi non la rifarei assolutamente" si legge sempre sul post su Instagram di Rebecca Hall, che potete troavera al fondo dell'articolo. "So che è solo un piccolo gesto, che non vuole essere un ripulirsi la coscienza, ma ho donato il mio cachet a Time's Up - ha poi concluso l'attrice - Mi sono anche iscritta, continuerò a donare e non vedo l'ora di lavorare con questo movimento positivo per un cambiamento non solo a Hollywood ma in tutti i settori".
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