L'emigrazione, a quanto pare, non è solo un problema dei ragazzi comuni, ma anche di personaggi famosi della nostra televisione. Niccolò Centioni, dopo aver lavorato per sei stagioni nella popolare serie tv "I Cesaroni", nel ruolo di Rudi, non ha trovato altre parti e si è ritrovato costretto ad emigrare in Inghilterra a lavorare.
E non di certo come attore, da questo punto divista, ad appena 25 anni, la sua carriera sembra finita, ma come lavapiatti, come ha rivelato a Domenica Live.
Niccolò Centioni: da attore a lavapiatti
Niccolò, per tutti il piccolo Rudi, ha lavorato alla serie fin dall'inizio, così come ha dichiarato da Barbara D'Urso, per ben sei anni, ma è stato un lavoro che non ha funzionato da trampolino di lancio:
Ho partecipato a tutte le riprese della serie, ero diventato uno dei protagonisti, ma dopo quell’esperienza la tv mi ha dimenticato. Ho fatto ancora Pechino Express, poi il deserto.
Una dichiarazione che fa capire tutta la rabbia, il dispiacere e soprattutto la delusione di una situazione simile, che lo ha portato a spostarsi a Londra, dal fratello, per lavorare come lavapiatti. Una scelta che, come ha sottolineato, non considera inferiore al suo lavoro da attore, ma è un lavoro che comunque gli manca:
Non voglio denigrare il lavoro che sto facendo adesso, ma mi piacerebbe tornare nel mondo dello spettacolo
Niccolò Centioni, o il problema degli attori italiani
Il racconto di Niccolò Centioni non è il primo e di certo non sarà l'ultimo, si tratta di attori che vengono "scoperti", usati e poi dimenticati dalla televisione e dal cinema italiano, ma di chi è la colpa?
Di fari fattori, probabilmente. Del fatto che in Italia, per quanto famosi, sono pochissimi i nomi di attori italiani che portano le persone davanti alla televisione, si contano sulle dita delle mani, e ancora meno, una mano sola per contarli, gli attori italiani che portano persone al cinema.
Il ricambio generazionale è un altro grave problema, con gli stessi attori che interpretano i ruoli principali di ogni film o serie tv (per il punto di cui sopra), e quindi il resto serve solo per parti secondarie: ragazzini, bambini, anziani (per quanto ci siano degli storici anche lì), che poi vengono dimenticati quando escono, per età o per fine della produzione, dal ruolo per il quale erano stati assunti.
Problemi difficili da risolvere, e che forse non si risolveranno mai.
Fonte delle immagini: https://www.facebook.com/niccolo.centioni
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