The Crown ha fatto esplodere l’ennesimo caso di gender pay gap. Claire Foy, l’attrice che ha interpretato il ruolo della Regina Elisabetta II nella serie Netflix, è stata pagata meno di Matt Smith nel ruolo del marito, il Principe Filippo. Così su Care2 è stata lanciata una petizione per chiedere all’attore inglese, ex Dottore di Doctor Who, di donare parte del suo stipendio a Time’s Up, il movimento che sull’onda dello scandalo Harvey Weinstein è nato per combattere molestie, aggressioni discriminatorie e disuguaglianze di genere ad Hollywood e nel mondo del lavoro.
The Crown: cast con salari diversi, parte la petizione
Tutto era cominciato all’INTV Conference di Gerusalemme, dove i produttori Suzanne Mackie e Andy Harries avevano rivelato che Claire Foy è stata pagata meno di Matt Smith. Il motivo è la fama maggiore di Smith in quel momento, ottenuta grazie al suo ruolo in Doctor Who. La petizione di Care2 chiede all’attore e a Reed Hastings, boss di Netflix, di donare a Time’s Up la differenza tra il suo compenso e quello di Foy per “dimostrare di essere dalla parte delle donne e fare la cosa giusta”.
Al primo giorno di lancio, la petizione ha raccolto già 22 mila firme: l’obiettivo minimo è raccoglierne 25 mila. “Le donne in tutti i settori si trovano ad affrontare una lotta per la parità retributiva”, si legge su Care2. “Negli Stati Uniti, per il lavoro a tempo pieno, le donne guadagnano in genere 80 centesimi per ogni dollaro pagato alle loro controparti maschili. E il pay gap per le donne di colore è ancora più impressionante. Le donne nere arrivano a soli 63 centesimi per ogni dollaro pagato alle loro controparti maschili bianche e le donne latine ad appena 54 centesimi”.
The Crown 3 cambierà le cose?
Una precedente petizione di Care2 aveva ottenuto l’effetto sperato. Incalzato da migliaia di adesioni, Mark Wahlberg ha deciso di donare 1,5 milioni di dollari a Time’s Up, ovvero il compenso ricevuto per rigirare le scene di Tutti i soldi del mondo. L’attore lo ha fatto a nome di Michelle Williams, che nel film di Ridley Scott è stata pagata meno di mille dollari per rifare le scene con Christopher Plummer dopo la cancellazione di Kevin Spacey, anche lui travolto dallo scandalo molestie. Nel suo intervento in Israele, Mackie, la produttrice di The Crown, ha comunque garantito che nelle prossime stagioni della serie (di cui sono già confermate la terza e la quarta in arrivo nel 2018 e 2019) non ci sarà più nessun membro del cast che avrà un cachet più alto della Regina.
Fonte foto: https://www.facebook.com/TheCrownNetflix/
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