E' delle ultime ore la notizia che il conceptual artist e production designer Tyrus Wong ci ha lasciati all'età di 106 anni. Il suo nome potrà non dirci nulla, ma è a lui che dobbiamo Bambi.
Nato in Cina nel 1910, emigrò con suo padre negli Stati Uniti nel 1920 - anno in cui vide per l'ultima volta la madre e la sorella, che non avrebbe mai più rivisto.
Wong trovò lavoro alla Disney nel 1938, come “riempi-spazi”: realizzava quelle migliaia di disegni intermedi che servivano per creare i film d’animazione. Un lavoro ripetitivo, meccanico, faticoso e alienante, che non metteva a frutto la sua propensione alla pittura e all'uso del colore.
I cinesi che lavoravano nel cinema erano pochissimi: Wong raccontò di aver subito discriminazioni razziste più o meno esplicite. Ma un giorno Walt Disney si accorse della qualità dei suoi quadri. Stava per venire alla luce Bambi (1942): non doveva essere troppo realistico, e le pennellate di Wong erano la guida perfetta.
John Canemaker, racconta che Wong fu molto di più di un "in-betweener": «era il disegnatore, la persona da cui si andava quando c’erano problemi di colore, problemi riguardo a qualcosa da mettere nel giusto risalto. Ebbe anche un’influenza sulla musica e gli effetti speciali: anche solo attraverso i suoi dipinti, riuscì a ispirare gli altri».
Tyrus Wong lasciò la Disney poco dopo, in seguito al celebre sciopero degli animatori e andò a lavorare prima alla Warner Bros e in seguito per altri studi, per poi ritirarsi nel 1968.
Alcuni suoi dipinti, sono stati definiti dall New York Times: «malinconici, lirici e capaci di creare la giusta atmosfera».
Collaborò anche a film come Iwo Jima, deserto di fuoco, del 1949, Gioventù bruciata (1955) e Il mucchio selvaggio.
Fonte foto: pinterest.com/cubebreaker/
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