Prima la notizia della famiglia Versace, assolutamente contraria all'uscita della serie tv sul compianto Gianni Versace, ora la risposta di Penelope Cruz, che in American Crime Story- L'assassinio di Gianni Versace interpreterà Donatella, la sorella dello stilista ucciso brutalmente a Miami nel 1997. "So di avere affrontato questo progetto con tutto l’amore e nel rispetto della verità. E alla fine mostriamo che Donatella è stata una vera eroina, una donna che ha dovuto affrontare una situazione per la quale forse non era pronta". Così l'attrice ha parlato della serie tv che sarà in onda in prima visione dal 19 gennaio 2018 sul canale FX.
American Crime Story: Penelope Cruz difende la sua interpretazione
Questa situazione dunque, ha spinto Penelope Cruz a parlare del suo ruolo all'interno dello show in risposta alle accuse dei Versace. A Il secolo XIX l'attrice ha dichiarato che il personaggio di Donatella è stato affrontato con amore e rispetto:
Nell’amore che aveva per i fratello, ha trovato la forza per tenere in piedi ciò che lui aveva creato. Erano fratello e sorella, ma erano molto di più. Sono stati sempre molto vicini, sin da bambini. E ora, grazie a Donatella, Casa Versace è più forte che mai. È stato il suo modo di tenere in vita il fratello.
Le parole del creatore Ryan Murphy
Anche il creatore della serie American Crime Story - L'assassinio di Gianni Versace ha dichiarato il suo punto di vista a Entertainment Weekly:
Il caso O.J. Simpson si basava su un libro non-fiction di Jeffrey Toobin e Versace si basa su un libro non-fiction di Maureen Orth che è stato dibattuto, dissezionato ed esaminato per quasi 20 anni. Maureen Orth è una giornalista impeccabile e noi ci siamo attenuti al suo resoconto e per questa ragione non è un’opera di finzione, è un’opera non-fiction con ovviamente elementi di docudrama, non è sicuramente un documentario.
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