Battlestar Galactica è sicuramente la serie sci-fi che ha segnato maggiormente gli anni Duemila, con l'epopea spaziale delle popolazioni umane dopo la distruzione portata dai Siloni su Caprica e gli altri pianeti del sistema. Alla reunion per l'ottavo anniversario della serie, James Olmos l'ha definita “meglio di Blade Runner”, lo scenario è l'ATX Television Festival dove tutto il cast si era riunito per abbracciare i tanti fan che l'universo dei Siloni ancora affascina.
Battlestar Galactica serie TV, spoiler alert
Sono passati otto anni da quando la serie è finita con la pace tra umani e Siloni e l'arrivo sul pianeta Terra, oggi a scanso di spoiler l'attore può raccontare a cuore leggero degli aneddoti riguardanti il modo in cui sono stati scelti gli attori e come è stata scritta la sceneggiatura. Al Festival erano presenti tutti, da Katee Sackhoff a Grace Park, il già citato Edward James Olmos e Mary McDonnell, oltre ad altri membri centrali del cast come Michael Trucco, Tricia Helfer e James Callis. L'autore della serie, Ronald Moore, non si è fatto attendere.
Battlestar Galactica meglio di Blade Runner, l'opinione di Olmos
Olmos nella serie interpretava l'ammiraglio William Adamo, colui che guida il Galactica e tutta la flotta umana verso la salvezza e lontano dai Siloni. Inizialmente, Olmos non aveva accettato di ricoprire questo ruolo, per poi convincersi soltanto dopo aver sfogliato le pagine della sceneggiatura. Olmos faceva parte anche del cast di Blade Runner, dove era il cacciatore di replicanti Gass che alla fine dà la caccia allo stesso Deckard. Secondo l'attore, l'esperienza in Battlestar Galactica è migliore del capolavoro di Ridley Scott:
Ma visivamente Blade Runner non era così ben fatto, la storia era davvero profonda [quella di Battlestar Galactica]".
Katee Sackhoff si è intrattenuta con i fan ricordando quanto lunghi e approfonditi fossero i provini per la scelta del cast:
Ho fatto sei o sette provini. Mi sono tagliata i capelli. Mi sono tolta anche i tacchi a spillo, perché probabilmente Starbuck non li avrebbe indossati.
Moore ha posto ai presenti una riflessione profonda su come l'evoluzione tecnologica avrebbe influenzato la creazione della serie al giorno d'oggi:
Se guardate la prima stagione, è molto episodica. In quel tempo, era difficile recuperare le puntate passate. Oggi sarebbe una serie fatta di collegamenti e richiami”.
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