Questa volta il grazie è tutto da rivolgersi all'Unione Europea! Finisce (anche se non nell'immediato) l'incubo di tutti i i dipendenti da serie tv che, quando sono all'estero per periodi di tempo prolungato, si trovano in crisi d'astinenza difficilmente controllabili.
La lieta novella è valida proprio per tutti, non importa a quale abbonamento tu ti sia iscritto: Sky, Netflix, Mediaset Premium, Spotify e Amazon Prime. Ecco che cosa è accaduto e che cosa cambierà: il Parlamento europeo ha votato per eliminare i geo-blocking (blocchi geografici) che restringevano l'uso dei servizi di streaming all'interno degli stati Europei. La nuova norma è già stata approvata, ma si dovrà attendere fino all'estate del prossimo anno, il 2018, per poterne vedere gli effetti concreti. Dalla pubblicazione ufficiale sulla Gazzetta della norma, infatti, le compagnie avranno un anno di tempo per adeguare termini e condizioni dei loro servizi.
Devi recarti in Francia per lavoro ma non puoi assolutamente perderti nessuna puntata della nuova stagione del Trono di Spade? Per l'ottava non dovrai temere più alcuni spoiler al rientro in Italia, perché potrai vedere gli episodi appena usciti sotto la Tour Eiffel. E questo è solo uno dei tanti esempi...
Serie tv in streaming all'estero. Ma c'è un ma...
La nuova norma, infatti, dovrebbe essere applicata solo per viaggi all'estero relativamente brevi, come nei casi di trasferte lavorative o vacanze. La legislazione, infatti, consente alle varie aziende di verificare che chi ha sottoscritto un abbonamento in Italia, per esempio, non si trasferisca definitivamente in un altro Pese dell'Unione Europea, mantenendo però il piano che è stato sottoscritto nello statto di origine. Se così fosse, l'utente sarebbe obbligato a riformulare un abbonamento secondo le tariffe e le offerte del suo nuovo luogo di residenza.
I consumatori, questa volta esultano. Sky, Netflix, Mediaset un po' meno: tocca mettersi al passo...
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