Nel 1940, ad un anno dallo scoppio della Seconda guerra mondiale, un gruppo di giovani uniscono le forze a Marsiglia e si organizzano per salvare artisti e altri rifugiati ebrei in fuga dall'Europa invasa dai nazisti. Tra questi ci sono un giovane studente ungherese scappato da Budapest per studiare architettura a Parigi e una insegnante di danza classica. L'obiettivo degli eroici volontari – tra cui un brillante giornalista americano e una ricca ereditaria – è farli scappare perché possano riparare negli Stati Uniti, nonostante in patria non siano in pochi a vedere i rifugiati come una minaccia alla sicurezza nazionale.
Transatlantic: storia vera dietro la serie tv Netflix
È la trama di Transatlantic, la nuova serie in sette episodi di Anna Winger. La creatrice e showrunner di Deutschland 83, del sequel Deutschland 86, del capitolo conclusivo Deutschland 89 e soprattutto della mini-serie campione di visualizzazioni Unorthodox porta sugli schermi il romanzo The Flight Portfolio (inedito in Italia) di Julie Orringer, la scrittrice statunitense di Quando ho imparato a respirare sott'acqua e Il ponte invisibile. Sembra incredibile ma il soggetto che ha ispirato il libro è una storia realmente accaduta: quella di Varian Fry, Mary Jayne Gold e dell'Emergency Rescue Committee.
Varian Fry è un giornalista statunitense di buona famiglia, laureato ad Harvard e mandato in Europa come corrispondente dalla rivista The Living Age. Già attivo in missioni umanitarie durante la Prima guerra mondiale con una raccolta fondi per sostenere la Croce Rossa, Fry a Berlino vede con i suoi occhi le violenze e le discriminazioni a cui sono sottoposti gli ebrei e diventa così un fervente antinazista.
Quando il Terzo Reich invade la Francia, il reporter newyorkese aderisce all'ERC, l'Emergency Rescue Committee: un'ente che si adopera con il supporto della First Lady Eleanor Roosevelt e di altri politici e intellettuali per salvare dalla Gestapo e dalla deportazione 2.000 tra artisti, sindacalisti, musicisti e accademici ebrei e antifascisti rimasti intrappolati a Vichy. Tra le personalità aiutate da Fry spiccano Hannah Arendt, Marcel Duchamp, Claude Lévi-Strauss, Heinrich Mann, Max Ernst, Siegfried Kracauer e tanti altri.
Tra i collaboratori di Fry ci sono Miriam Davenport, una ex studentessa d'arte alla Sorbona, il giovane intellettuale Albert O. Hirschman (futuro economista e uno dei grandi pensatori del Novecento), Alfred Barr (il direttore del MoMa) e sua moglie Margaret Scolari Barr e l'ereditiera Mary Jayne Gold, mecenate e appassionata d'arte che a Parigi ha scoperto la "dolce vita" ma anche gli orrori del nazismo. A fornire i visti (legali e illegali) ai profughi è Hiram Bingham IV, vice-console americano a Marsiglia che combatte contro l'antisemitismo nel Dipartimento di Stato.
Transatlantic: Netflix ripercorre la storia di Varian Fry
Nel 1941, l'anno in cui agevola l'espatrio di Marc Chagall, Varian Fry viene espulso dalla Francia con l'accusa di collaborazionismo e difesa di criminali antinazisti ed è costretto a rientrare negli Stati Uniti, su pressioni dello stesso State Department che non apprezza le sue ingerenze politiche. Nonostante la pubblicazione del libro To Whom it May Concern e di vari articoli sull'olocausto, la sua vicenda umana e politica rimane sconosciuta ai più e diventa nota soltanto dopo la sua morte, avvenuta nel 1967 all'età di 59 anni.
Oggi l'ERC esiste ancora, si chiama IRC (International Rescue Committee) e si batte in tutto il mondo per fornire aiuto dove c'è bisogno, dall'assistenza umanitaria in Somalia, Siria e Haiti al salvataggio di milioni di persone in Yemen e in Birmania.
Prodotta da Winger e Camille McCurry per Studio Airlift e Cactus Films, Transatlantic ha per protagonisti Gillian Jacobs, Lucas Englander, Cory Michael Smith e Corey Stoll. Nel resto del cast ci sono Ralph Amoussou, Deleila Piasko, Gregory Montel, Moritz Bleibtreu, Alexander Fehling, Jonas Nay, Lolita Chammah, Luke Thompson, Jodhi May, Rafaela Nicolay ed Henriette Confurius. Presentata in anteprima all'edizione 2023 del Festival Séries Mania, la serie debutta su Netflix a partire da venerdì 7 aprile: ecco il trailer ufficiale.
Foto: Netflix
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