Fino a poche settimane fa si trattava di una semplice voce di corridoio, ma oggi il nome del nuovo conduttore de L’eredità diviene sostanzialmente ufficiale. In un’intervista rilasciata Il Giornale, il direttore di Rai 1 Angelo Teodoli ha infatti confermato che Flavio Insinna guiderà il quiz show per la stagione 2018/2019, spiegando anche i motivi della scelta presa dai vertici dell’azienda. Il diretto interessato per ora non commenta, ma la notizia sta già sollevando molte reazioni sul web per l’immagine controversa che il conduttore si è creato nell’ultimo anno, dopo il famoso video diffuso da Striscia la notizia. E il commento dello staff dello show di Antonio Ricci ovviamente non si è fatto attendere.
Flavio Insinna a L’eredità: le parole del direttore di Rai 1
Il futuro del quiz show di Rai 1 tocca la sensibilità di molti spettatori, data l’affezione generale per lo storico padrone di casa Fabrizio Frizzi. Dopo la sua scomparsa le redini del programma sono state prese temporaneamente dall’amico Carlo Conti, ma ora il testimone viene passato a un personaggio che pare da tempo spingesse per avere spazio nel programma (con disappunto dello stesso Frizzi). E rimane la questione del video incriminato di Striscia la notizia, che rende ovvia la domanda: Flavio Insinna è l’uomo giusto per L’eredità?
Il direttore di Rai 1 Angelo Teodoli in questo senso ha risposto che “Flavio è un ottimo professionista, un grande intrattenitore, ha dato molto alla Rai”. E sulle polemiche dello scorso anno aggiunge: “in tutti i programmi a volte accadono momenti difficili dietro le quinte. Penso che Striscia abbia francamente esagerato”.
Flavio Insinna e il video di Striscia: la risposta del programma
Angelo Teodoli si riferisce chiaramente al servizio mandato in onda dal programma satirico il 23 maggio 2017, in cui si vede Insinna insultare pesantemente i concorrenti e gli autori di Affari tuoi durante una pausa della registrazione. Striscia la notizia ha dunque risposto al direttore di Rai 1 inviando un messaggio a DavideMaggio.it che recita:
“Ecco, francamente, Striscia non ha proprio esagerato [...] è chiaro che Insinna ha diritto di lavorare, ma è meno comprensibile che i suoi santi in paradiso, a cominciare da Teodoli, si ostinino a farlo passare per vittima. Quando, semmai, le vittime sono le maestranze che hanno lavorato con lui. E che la Rai non ha mai difeso.”
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