I bastardi di Pizzofalcone, la fiction Rai con protagonisti Alessandro Gassmann e Carolina Crescentini, ebbe quasi subito un tacito rinnovo per la seconda stagione, visto che la puntata finale della prima stagione, stando ai dati, fu guardato da oltre 7 milioni di Italiani.
La serie, tratta dai romanzi di Maurizio De Giovanni, che si occupa anche della fiction nelle vesti di co-sceneggiatore, ha fin da subito avuto un successo incredibile, merito sia dell'appassionante trama frutto della penna di De Giovanni che di star del calibro della Crescentini e di Gassmann, e finalmente ci sono anticipazioni e novità per quanto riguarda la prossima stagione.
I bastardi di Pizzofalcone: le novità sulla seconda stagione
La prima e più importante novità che riguarda i bastardi di Pizzofalcone, e la più attesa da tutti gli amanti della fiction Rai, è l'annuncio dell'andata in onda: l'8 ottobre, su Rai 1, ci sarà la nuova putnata della seconda stagione.
Tuttavia, dato il record di ascolti della serie, fin dal primo episodio, sono stati potenziati anche i comparti tecnici, non a caso, infatti, il regista di tutti gli episodi della nuova stagione sarà Alessando D'Alatri, grande professionista che ha già lavorato, in passato, con attori come Michele Placido, Rocco Papaleo, Margherita Buy, Kim Rossi Stuart o con un seppur giovane Luca Zingaretti.
Dal punto di vista del cast, invece, sono stati confermati tutti i precedenti attori, anche se ci aspettiamo alcune guest star e nuovi personaggi.
I bastardi di Pizzofalcone 2: la trama e gli appronfondimenti
Altre novità per i bastardi di Pizzofalcone riguarda la trama, che promette essere molto più intricata e violenta della precedente. In primo luogo, infatti, nella precedente stagione della fiction Rai l'Ispettore Lojacono (Gassmann) è riuscito a risolvere un omicidio e a far tornare operativo il commissariato, ma gli spettri del suo passato sembrano voler colpire. Lojacono, infatti, durante il suo precedente servizio ad Agrigento, fu accusato da un collaboratore di giustizia di essere in rapporti con la mafia.
In tutto questo, con il rischio di un passatto che si possa riaffacciare sul presente dell'Ispettore Lojacono, il vice commissario Pisanelli è deciso a risolvere il mistero di numerosi casi di suicidio che stanno avvenendi in città, cosa che rischia di farlo impazzire, in quanto si ritrova a raccontare le sue indagini alla moglie, ormai morta. Non dimenticando i problemi personali di alcuni dei personaggi, come Alex Di Nardo, che nasconde ai suoi genitori di essere omosessuale.
Ma non è finita qui.
Infine, come se i problemi del commissariato non fossero già abbastanza, Marco Aragona, la spalla comica dei polizietti del commissariato, è costretto a lavorare in squadra con il violento Francesco Romano, poliziotto manesco che non solo picchia la moglia, ma che è stato mandato a Pizzofalcone, quasi un libro per polizietto fuori dagli schemi, per aver quasi ucciso un sospettato, strangolandolo (Gennaro Silvestro), che è stato mandato a Pizzofalcone per aver quasi strangolato un sospettato e che, fra l'altro, picchia la moglie Giorgia. Una coppia che più agli antitesi non si può, ma che funziona proprio per questo.
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