La seconda puntata della fiction, tratta dall'autobiografia scritta per l'omonimo romanzo La Linea Verticale dall'autore e regista Mattia Torre (noto per la serie tv Boris), è attesa per il 20 gennaio 2018. Gli otto episodi divisi in quattro prime serate su Rai 3 sono ambientati in lunghi corridoi, sale operatorie e stanze di ospedale. La serie racconta con tanta empatia e un pizzico di ironia la vita che ogni giorno c'è all'interno di un reparto oncologico. Al centro c'è la storia di Luigi, interpretato da Valerio Mastandrea, che scopre di essere malato di tumore.
La Linea Verticale: anticipazioni del 20 gennaio
La "ragazza del vitto", ovvero la responsabile della ditta che fornisce il cibo al reparto oncologico, propone un'importante novità sul menù. Nel frattempo Zamagna e i medici del suo team spiegano a Luigi dell'esito positivo del suo intervento. Riccardo Costa, il prete del reparto, ha ricevuto una brutta notizia. Luigi, contento della riuscita dell'intervento, racconta all'infermiera Giusy delle belle parole del dottore Zamagna. La donna però resta perplessa per le sue parole e dice al paziente che il chirurgo è stato impegnato tutto il giorno in sala operatoria e che non ha avuto il tempo di passare da lui. Luigi ha sognato ancora ad occhi aperti?
Un nuovo paziente giunge nella stanza accanto a Luigi. È un signore molto elegante e socievole, ha circa cinquanta anni e si chiama Peppe. In passato è già stato in quel reparto e per questo saluta tutti con molto affetto, ma nessuno si ricorda di lui. Dopo la drammatica notizia, il prete Costa si prepara per la sala operatoria mentre Luigi parla con la dottoressa Elisa riguardo alle sue condizioni. Dopo tanta attesa Zamagna visita l'uomo e lo rassicura. Se si tratti ancora di un sogno o no non è possibile saperlo ma, a fine giornata, Luigi peggiora improvvisamente.
La Linea Verticale: Mattia Torre racconta la sua storia
Il protagonista della fiction è Luigi (Valerio Mastandrea), definito dal regista "un personaggio X di cui non sappiamo niente, né il suo cognome, né dove abita né che lavoro faccia". L'uomo ha 40 anni e scopre di essere malato proprio nel periodo in cui sua moglie è incinta. Da quel momento la sua vita intera si capovolge.
Al mondo ci saranno solo lui e la sua malattia alla quale ha reagito abbastanza bene. Al suo fianco però ci sono anche Elena (Greta Scarano) e il dottor Zamagna (Elia Schilton), colui che lo opererà. Ogni personaggio mostrerà la sua umanità e si muoverà su quella "linea verticale" che è il reparto in cui si trovano, un microcosmo indispensabile.
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