Una delle fiction più attese del 2025 è Le libere donne, la serie Rai che porta sugli schermi il celebre romanzo autobiografico Le libere donne di Magliano, scritto da Mario Tobino nel 1953 e pubblicato da Mondadori. Il biopic ha per protagonista Lino Guanciale (che tornerà anche nella terza stagione de Il commissario Ricciardi) nei panni del medico toscano che per quarant'anni ha lavorato all'ospedale psichiatrico di Lucca.
Le libere donne di Magliano diventa una serie tv
La Magliano del titolo originale è il paese più vicino al colle di Santa Maria delle Grazie, dove sorgeva il manicomio che fino al 1999 fu destinato al trattamento delle malattie mentali. Mario Tobino operava nel reparto psichiatrico femminile, dove lo scrittore e psichiatra si impegnava a eliminare la vergogna e lo stigma della malattia mentale molto prima della contestata riforma Basaglia.
Fu qui, negli edifici dell'ex monastero dei Canonici Lateranensi di Santa Maria di Fregionaia, che Tobino riuscì ad assistere con cura e pazienza, in epoca di elettroshock, docce gelate, camicie di forza e lobotomie, pazienti aggressive e disperate, depresse e fuggite dal mondo. Le riprese della serie sono avvenuto a Lucca nell'ormai ex ospedale psichiatrico di Maggiano e nell'ospedale dismesso Carlo Forlanini di Roma.
La fiction è composta da sei episodi che vanno in onda in tre puntate dirette da Michele Soavi, il regista di horror cult come Deliria e La chiesa, La setta e Dellamorte Dellamore, che dopo gli adattamenti cinematografici Arrivederci amore, ciao e Il sangue dei vinti ha realizzato numerose fiction e film tv per la Rai come Adriano Olivetti - La forza di un sogno, Rocco Schiavone, Màkari e Blanca. Per Soavi questo lavoro è diverso da tutti gli altri: Tobino gli ha quasi fatto da nonno perché è stato il compagno della nonna Paola.
Le libere donne: cast e quando va in onda la fiction
Lino Guanciale si è preparato al ruolo parlando a lungo con Isabella, la nipote di Tobino che oggi dirige la Fondazione a lui dedicata. "Mario Tobino è stato uno scrittore di talento e uno psichiatra di riferimento. Sui metodi era già molto avanti rispetto all'epoca in cui lavorava", racconta l'attore abruzzese in un'intervista concessa a Sorrisi.
Stare nei centri di salute mentale negli anni Quaranta era davvero un lavoro di trincea. Allora gli psicofarmaci non c'erano, era un impegno molto fisico, empatico o talora di contenimento delle energie delle persone malate. Malgrado le difficoltà Tobino era un entusiasta, appassionato e curioso degli altri esseri umani.
La protagonista femminile della serie è Margherita Lenzi, una giovane orfana considerata pericolosa e internata in manicomio dal marito contro la sua volontà. A interpretarla è Grace Kicaj, attrice albanese già apprezzata nel film tv La Rosa dell'Istria (dal romanzo Chi ha paura dell'uomo nero? di Graziella Fiorentin) e in Ninfa dormiente, la seconda stagione de I casi di Teresa Battaglia. Nel resto del cast spicca in un inedito ruolo drammatico (seppur leggero) il comico e conduttore Fabrizio Biggio: la metà dei Soliti idioti e partner di Fiorello a Viva Rai2! interpreta il dottor Guido Anselmi.
Prodotta da Rai Fiction e Endemol Shine Italy, Le libere donne andrà in onda in prima serata su Rai1 nella seconda metà del 2025.
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