L'edizione 2025 su Rai1 potrebbe essere l'ultima sull'ammiraglia del servizio pubblico? Davvero Sanremo 2026 finirà su un'altra rete? L'ipotesi non è così improbabile. La sentenza n. 843 del Tar della Liguria arrivata lo scorso 5 dicembre ha provocato un terremoto ai piani alti di viale Mazzini. Il passaggio ad un'emittente diversa potrebbe cambiare per sempre la storia dell'evento televisivo più seguito e commentato dagli italiani.
Sanremo 2026, sentenza del Tar cambia tutto
"È illegittimo l'affidamento diretto alla Rai, da parte del Comune di Sanremo, dell'organizzazione del Festival", si legge nella sentenza. Fatta salva l'edizione 2025 che si terrà dall'11 al 15 febbraio al Teatro Ariston e in diretta su Rai1, dal 2026 si dovrà procedere "con una gara aperta agli operatori del settore". Quali sono quelli interessati?
Mediaset si è già fatta da parte. "Io penso che Sanremo sia un pezzo di Rai e da italiano mi auguro che il Festival rimanga in Rai. Detto questo, se poi dovesse essere un giorno sul mercato lo valuteremo da tv commerciale. Oggi non mi pongo il problema", ha detto l'amministratore delegato Pier Silvio Berlusconi al tradizionale incontro di fine anno con la stampa nello studio 10 del Centro di Produzione Mediaset di Cologno Monzese.
Con l'addio alla Rai e l'approdo di Amadeus sul Nove, viene da pensare ad un interessamento del gruppo Warner Bros. Discovery. D'altronde "Ama" è stato conduttore e direttore artistico del Festival per cinque edizioni consecutive, dal 2020 al 2024. Non bisogna dimenticare che con il pronunciamento del Tar, il Comune di Sanremo è titolare del marchio Festival della canzone italiana, mentre alla Rai appartiene soltanto il format della manifestazione, cioè la struttura del programma con i Big e i brani inediti, la gara e gli ospiti. Una formula che potrebbe essere ripetuta da chiunque.
Davvero Sanremo 2026 non sarà su Rai 1?
L'idea dell'obbligo di una gara pubblica per assegnare la gestione del Festival non piace al Comune di Sanremo né alla Rai. "Dopo aver analizzato la pratica e approfondito i possibili sviluppi futuri, alla luce del pronunciamento del Tar, abbiamo assunto la decisione di ricorrere al Consiglio di Stato per continuare a tutelare il Comune in tutte le sedi", ha fatto sapere il sindaco Alessandro Mager.
Non è da meno la Rai, pronta a rivendicare la titolarità del format televisivo "da anni adottato per l'organizzazione del Festival". "Il Tar Liguria ha giudicato irregolari soltanto le delibere con le quali il Comune di Sanremo ha concesso in uso esclusivo a Rai il marchio Festival della canzone italiana, nonché alcuni servizi ancillari erogati in occasione dell'organizzazione del Festival stesso. Dunque, nessun rischio che la manifestazione canora, nella sua veste attuale, possa essere organizzata da terzi", si legge in una nota di viale Mazzini.
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