Marcello Dell'Utri e Silvio Berlusconi: sono loro i nomi dietro la cancellazione improvvisa di Non è l'Arena di Massimo Giletti, "imposta" a La7 dalla famiglia del fondatore di Forza Italia. È la rivelazione che riporta Il Fatto Quotidiano, pubblicando un SMS che il giornalista ha inviato a Massimo Cacciari dopo la chiusura del suo talk show. Il messaggio fa parte degli atti della Procura di Firenze depositati nel procedimento per calunnia a carico del pentito Salvatore Baiardo.
Non è l'Arena sospesa perché stava per colpire Berlusconi
Baiardo, ex affiliato vicino ai fratelli Filippo e Giuseppe Graviano diventato "famoso" come la persona che ha previsto la cattura di Matteo Messina Denaro, è stato al centro di numerose interviste ed inchieste di Non è l'Arena. L'ex fiancheggiatore dei Graviano avrebbe mostrato a Giletti (nel frattempo intercettato per quattro mesi con un trojan come persona offesa) una foto risalente ai primi anni Novanta che ritrarrebbe Silvio Berlusconi, Giuseppe Graviano e Francesco Delfino, il generale dei carabinieri condannato in via definitiva per truffa aggravata (nel caso del rapimento Soffiantini) e con una lunga storia nera alle spalle.
Due giorni prima della chiusura di Non è l'Arena, il generale dei carabinieri in pensione Domenico Balsamo chiama Giletti per fargli una clamorosa confessione.
Massimo, purtroppo come tu sai, sono stati attaccati personaggi importanti, tra virgolette, della politica, che hanno fatto addirittura parte di governi e ovviamente nessuno ha piacere di queste cose.
La conversazione tra i due si fa tesa e drammatica: Giletti è in lacrime nell'ammettere a Balsamo di trovarsi in grossa difficoltà. In quei giorni, infatti, ha in programma una puntata su Marcello Dell'Utri e vuole mandare in onda le dichiarazioni dell'ex senatore (considerato dai giudici il mediatore della trattativa tra Cosa Nostra e Berlusconi) intercettate nell'indagine di Firenze che vede indagato anche il Cavaliere.
Massimo Giletti: La7 ha "censurato e imbavagliato"
Negli atti pubblicati dal Fatto Quotidiano c'è pure una conversazione tra Giletti e Michele Santoro, che denuncia "un'azione incrociata di protezione di Berlusconi che sta morendo" e la "previsione Dell'Utri" spiega la frettolosa cancellazione della trasmissione. Giletti ammette che i "problemi con il presidente" Urbano Cairo, legatissimo a Berlusconi, sono cominciati proprio quando sono venuti fuori i nomi dell'ex premier e di Dell'Utri dalla lunga intervista con Baiardo. "Professore, mi hanno censurato. Imbavagliato. Stavo per toccare Dell'Utri con nuove intercettazioni e Berlusconi", conferma Giletti nell'SMS inviato a Cacciari.
Parlando con Luca Telese, Giletti aggiunge che Francesca Fagnani a parte, è "disgustato" dal silenzio dei colleghi giornalisti sulle motivazioni dietro la cancellazione del suo programma. I pm scrivono che Giletti, al telefono con Rocco Casalino, gli confida "l'idea che dietro la sospensione della trasmissione da parte dell'editore ci possa essere stata una qualche forma di 'pressione' da parte della famiglia Berlusconi, in relazione al fatto che aveva in programma una puntata su Dell'Utri da eseguire subito dopo Pasqua insieme al collega Marco Lillo".
La vicenda si chiude con l'imbeccata di Andrea Salerno, il direttore di La7, il quale consiglia a Giletti di sospendere le apparizioni di Baiardo perché "sta ricattando le persone". Di lì a poco, arriverà la chiusura definitiva di Non è l'Arena.
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