L'Association of Copyright for Computer Software (ACCS) ha annunciato lunedì che l'Agenzia di Polizia Nazioanale Giapponese, grazie al coordinamento con gli agenti di polizia di 29 diverse Prefetture, avrebbe arrestato 44 individui tra il 16 e il 18 febbraio per violazione della legge sul Copyright giapponese. Pare che il reato contestato sia stato l'upload non autorizzato e la condivisione di materiale protetto da copyright, come film, musica, e anche anime e manga.
Tra i titoli piratati pare che ci fossero l'anime di Lupin III; il primo episodio dell'anime Isuca; il 39esimo volume del manga Kingdom; il primo volume della light novel Golden Time; il 17esimo volume del manga di l'Attacco dei Giganti; il 35esimo volume a colori dell'anime di Bleach.
L'annunciato giro di vite da parte del Governo giapponese sui reati legato alla violazione delle norme sulla tutela del copyright pare abbia dato i suoi primi frutti. Come già vi avevamo annunciato QUI, l'Agenzia per gli affari culturali del Giappone sta progettando una revisione delle leggi a tutela del copyright, soprattutto dopo aver raggiunto un accordo con altri 11 Paesi lo scorso mese che riguarda la cosiddetta Trans-Pacific Partnership (TPP). Accanto ad altri accordi, il TPP prevede che l'estensione del copyright dopo la morte dell'autore sia innalzata a 70 anni (come del resto accade già in molti Stati, inclusi USA e Italia) al posto degli attuali 50.
Ma non finisce qui: il Giappone starebbe infatti pensando di affidare alle autorità il potere di investigare su presunte violazioni di proprietà intellettuale, e di multare chi commette questo reato, anche senza una specifica denuncia da parte del detentore dei diritti d'autore, soprattutto se l'infrazione avviene su larga scala. Parrebbe proprio essere il caso di questi ultimi 44 arresti.
Fonte news: ANN
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