Nel 2001 nelle sale italiane usciva Shrek: il primo cartone animato digitale della DreamWorks. Il film è stato un successo straordinario, superando anche le previsioni, e oggi è considerato un cult, con ben tra sequel e un musical alle spalle. Tutti si innamorarono di Shrek, l'orco brutto e goffo, ma dal cuore d’oro e di Fiona, la principessa arguta che non ha bisogno di un principe su un cavallo bianco che la salvi. Fiona e Shrek ci hanno insegnato ad andare oltre alle apparenze e agli stereotipi, e che quello che conta nella vita è farsi una bella risata.
Non tutti sapranno che il film è ispirato al libro illustrato Shrek! scritto da William Steig nel 1990; il nome dell'orco deriva dalla parola tedesca schreck e da un termine yiddish che significa paura.
Nella versione inglese la voce di Shrek è quella di Mike Myers, Eddie Murphy è Ciuchino, e Cameron Diaz ha prestato la voce alla principessa Fiona. L'orco verde è stato doppiato ben tre volte: il primo doppiatore Chris Farley morì prima di poter terminare il lavoro, invece Myers dopo aver doppiato Shrek la prima volta, insistette per poter rifare il lavoro da capo utilizzando l’accento scozzese che sua madre usava quando gli leggeva le favole.
Nel 2002 Shrek fu la prima pellicola a vincere il premio Oscar come Miglior Film d'Animazione.
Andrew Adamson, il regista dei primi due film de Le cronache di Narnia, ha debuttato proprio con Shrek. Il budget di Shrek fu di 60 milioni di dollari e ne incassò 484: vi lavorarono 500 persone per ben cinque anni.
Sia Ciuchino che Shrek sono stati creati ispirandosi a personaggi reali: il ronzino è stato modellato su un vero asino di Barron Park di nome Pericles, Shrek, invece, è basato sul wrestler francese Maurice Tillet.
Nel film ci sono citazioni ai film Disney, ma anche citazioni più adulte come il riferimento a Matrix quando Fiona combatte nel bosco.
Il film ha infine ispirato anche uno spettacolo di Broadway del 2008 chiamato Shrek The Musical.
Riproduzione riservata ©2024 - PCTV
