L'attore statunitense Andrew Garfield (Spiderman, The Social Network, Boy A) ha spiegato come Martin Scorsese e Mel Gibson hanno un diverso approccio alla regia e ha svelato quali sono stati i problemi che ha riscontrato durante le riprese di La battaglia di Hacksaw Ridge (Hacksaw Ridge), diretto dalla star australiana.
Le dichiarazioni di Andrew Garfield
"Mel ama mantenere l'atmosfera leggera. Io invece preferisco rimanere più concentrato e mi faceva arrabbiare così tanto. Alla fine semplicemente ridevamo della situazione perché era consapevole di quanto mi desse fastidio e continuava a farlo".
L'interprete di Desmond Doss ha però anche raccontato che è stato molto contento di poter lavorare al fianco di Mel Gibson affermando che: "E' davvero un uomo fantastico e lo adoro". Tutto vero anche perchè la sua rappresentazione del protagonista gli è valsa la nomination ai Golden Globe, BAFTA, Screen Actors Guild Award e il 24 gennaio 2017 il Premio Oscar al miglior attore.
ll film è uscito nelle sale cinematografiche statunitensi il 4 novembre 2016 e il 2 febbraio 2017 in Italia.
Ecco la sinossi di La battaglia di Hacksaw Ridge:
1942, il giovane Desmond Doss, obiettore di coscienza per motivi religiosi e figlio di un veterano della Prima Guerra Mondiale, decide di arruolarsi per servire il proprio Paese. Dopo un addestramento duro e a tratti umiliante, viene ufficialmente designato come soccorritore nella cruenta battaglia di Okinawa. Senza mai imbracciare un arma, Doss dimostrerà a tutti di essere un grandissimo eroe salvando la vita a 75 uomini e diventando il primo obiettore insignito della Medaglia d’Onore del Congresso, la più alta onorificenza militare Americana.
Sul set di Silence, il film diretto da Martin Scorzese, la situazione invece per Andrew Garfield è stata molto diversa: "Martin Scorsese riesce a creare questa specie di circolo segreto e quasi invisibile in cui è richiesto il silenzio totale, situazione che è incredibile e terrificante. Accade perché ti rendi conto che sta accadendo qualcosa di sacro. E' come un rito che stiamo per compiere, in cui tutto può accadere all'interno di quell'area".
Il risultato finale di entrambi però è stato ottimo: "Entrambi i metodi funzionano. Sono tutti e due dei maestri nel loro ambito. E' stato un vero privilegio come attore lavorare con degli artisti così sicuri e di cui puoi fidarti mentre interpreti un personaggio".
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