Sapevate che Charlie Chaplin era un musicista prima che un attore? E che dopo aver completato la partitura della colonna sonora di Tempi Moderni, compose le colonne sonore di tutte le sue produzioni a venire?
Dal 1942 al 1976 si mise a lavoro e fu autore delle musiche per le riedizioni dei film muti La febbre dell’oro(1942), Il circo(1968), Il monello(1971) e La donna di Parigi(1976). Nel 1959 si dedicò alle composizioni per le ‘featurettes’ Vita da cani, Charlot soldatoe Il pellegrino, raccolte sotto il titolo di The Chaplin Revue, mentre le partiture per Idillio nei campi, Una giornata di piacere, Charlot e la maschera di ferroe Giorno di pagarisalgono agli anni che vanno dal 1971 al 1976. Sì, era fortemente ispirato perché sua madre e suo padre erano entrambi cantanti e non molti sanno che Chaplin ha iniziato a suonare pianoforte e violino fin da piccolo.
E lo sa bene Timothy Brock, direttore d’orchestra americano, nonché uno dei maggiori esperti delle musiche dei suoi film, che lui prendeva per mano lo spettatore, lo faceva entrare nel film senza accorgersene, mescolava emozioni e immagini più attuali che mai. No, non si può perdere un evento così, una palese ricerca di romanticismo perduto ad opera di uno degli autori che più sapeva parlare al cuore, e ora possiamo rivivere il tutto grazie all’Orchestra Italiana del Cinema e al suo direttore Christian Schumann.
Tania Di Giacomantonio
Riproduzione riservata ©2024 - PCTV