In occasione dell'8 marzo, festa della donna, il festival internazionale di cinema e donne di Firenze, storica manifestazione dedicata alla conoscenza del cinema realizzato da cineaste, organizza una rassegna (al cinema La Compagnia del capoluogo toscano) con film recenti di notevole interesse per la qualità delle autrici e gli argomenti affrontati. Quattro film provenienti da Turchia, Italia con due lavori, Francia in visione nei primi quattro mercoledì di marzo 2017.
Si comincia mercoledì 8 marzo 2017 con due film: Strane straniere (2016) di Elisa Amoruso. Già presentato alla Festa del cinema di Roma e in uscita nelle sale lo stesso giorno dell'anteprima di Firenze, il documentario racconta la storia di cinque donne straniere (di Romania, Croazia, Serbia, Cina, Tunisia) integrate in Italia creando ognuna una propria attività. E Mustang, meravigliosa opera prima di Deniz Gamze Erguven, che conquistò il festival di Cannes 2015 e avrebbe meritato di aggiudicarsi la Caméra d'or, il concorso riservato alle opere prime di tutte le sezioni del festival. Non accadde. In seguito, è stato candidato all'Oscar come miglior film straniero, ma per la Francia, che lo ha prodotto, e non per la Turchia, paese d'origine della regista, dove è stato girato con uno splendido gruppo d'attrici e d'attori turchi).
Mustang (reperibile in dvd) descrive un viaggio doloroso, nel corso di un'estate, che cambierà per sempre le vite di cinque sorelle. Quelle protagoniste, bambine o adolescenti, lo compiono tra le mura della casa familiare in un villaggio sul mare nel Nord della Turchia. Lale e le sue quattro sorelle posseggono un'energia e un desiderio di libertà che nessun ostacolo può annullare. Così, di fronte alla reclusione sempre più insostenibile messa in atto dalla nonna e dallo zio, le sorelle, come un corpo unico ("un personaggio a cinque teste, una sorta di Idra, che perde qualcosa ma non si arrende e cerca una sua nuova collocazione", afferma la regista), inventano strategie di sopravvivenza, filmate da un'autrice che con sguardo lieve, luminoso, disegna il ritratto di una società conservatrice e il diverso destino di un gruppo di ragazze: le due maggiori costrette a sposarsi; quella di mezzo suicida dopo essere stata, si intuisce, violentata dallo zio; le due più piccole in fuga dalla casa-prigione e in viaggio per raggiungere Istanbul, accolte dalla loro maestra.
Riguardo al titolo, la trentasettenne cineasta ricorda che "i mustang sono cavalli selvaggi che simboleggiano perfettamente le mie cinque eroine, il loro temperamento indomabile, focoso. E, perfino visivamente, le loro capigliature ricordano delle criniere, il loro scorrazzare nel villaggio fa pensare a quello di un branco di mustang... E la storia procede velocemente, qualche volta a tamburo battente. Per me il centro del film è proprio questa energia, che somiglia a quella dei mustang del titolo".
A completare la rassegna fiorentina ci saranno mercoledì 15 marzo 2017 Il figlio dell'altra (2012) di Lorraine Lévy, dove un giovane ebreo e un coetaneo arabo scoprono di essere stati scambiati nella culla nell'ospedale israeliano alla loro nascita, e mercoledì 22 marzo 2017 Era d'estate (2015) di Fiorella Infascelli, che descrive l'episodio nella vita sotto protezione di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino durante un'estate all'Asinara con le famiglie. Un film italiano poco visto (fortunatamente è da poco uscito in dvd) che meriterà un approfondimento a parte.
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