Festeggerà il settantacinquesimo compleanno, dal 22 al 30 settembre 2017, il festival internacional de cine di San Sebastian. E' uno degli eventi cinematografici più importanti del mondo, che raduna una moltitudine di addetti ai lavori (ma i media italiani, soprattutto quelli generalisti, salvo rari casi hanno quasi sempre snobbato l'appuntamento adducendo una vicinanza troppo stretta con la Mostra di Venezia...) e un pubblico festivaliero che invade con la sua curiosità (di vedere i film, facendo anche lunghe code, e le star, spesso di grande richiamo, invitate) la deliziosa città dei Paesi Baschi al confine con la Francia. Come accade da alcuni anni, la direzione lancia un concorso online riservato al pubblico per scegliere dieci dei venti possibili poster finalisti per le seguenti categorie del festival: New Directors, Zabaltegi-Tabakalera, Horizontes Latinos, Pearls, Culinary Zinema. La votazione prende il via il 22 febbraio 2017 per concludersi l'8 marzo 2017. Chi voterà, iscrivendosi nell'apposita sezione creata sul sito del festival, non avrà che l'imbarazzo della scelta, avendo a disposizione 1620 poster inviati per la selezione! Terminata la prima fase, un'apposita giuria sceglierà i poster vincitori tra quelli che avranno ricevuto più voti e tra quelli selezionati dal festival. Venerdì 10 marzo 2017 il festival ha annunciato i manifesti finalisti per ogni categoria (consultabili sulla pagina web dedicata al concorso).
Nel frattempo, il festival ha già reso nota la retrospettiva. Insieme a Locarno, San Sebastian mantiene alta la qualità delle retrospettive, mentre altri festival (per ragioni economiche o di ristrutturazione dei contenuti, o entrambe le cose, si pensi al Torino Film Festival o alla Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro, celebri per le loro puntigliose ricognizioni su aree geografiche) hanno purtroppo abbandonato tale ricerca. L'edizione 2017 del festival di San Sebastian avrà come protagonista Joseph Losey. Americano di nascita, Losey scelse la Gran Bretagna come paese dove stabilirsi dopo essere finito sulla lista nera del maccartismo per i contenuti dei suoi primi film e accusato di appartenere al North American Communist Party. Tra i tanti suoi film memorabili, non si possono non ricordare Il ragazzo dai capelli verdi (1948), parabola sulla diversità; Il servo (1963) con Dirk Bogarde, dalla pièce di Harold Pinter, che scrisse anche la sceneggiatura; Modesty Blaise: la bellissima che uccide (1966), commedia con Monica Vitti nei panni dell'eroina; L'incidente (1967), ancora scritto da Pinter e interpretato da Bogarde; Caccia sadica (1970), due fuggitivi braccati da un elicottero in un film ad altissima tensione; Messaggero d'amore (1971), palma d'oro a Cannes, dramma in costume nella campagna inglese con Julie Christie e Alan Bates (immensi, perché Losey aveva un talento nei dirigere gli attori). Losey lavorerà fino all'anno della sua morte, il 1984, congedandosi con il dramma tutto al femminile Steaming, il bagno turco, dove un gruppo di donne, tra cui Vanessa Redgrave, lotta per evitare la chiusura del loro consueto luogo di ritrovo.
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