Ci avete fatto caso che spesso nei cartoni animati Disney non c'è la mamma? Un motivo c'è...
Vi sarà capitato di notare che le protagoniste delle favole che più amiamo spesso sono orfane da parte di madre. Aurora de “La bella addormentata nel bosco” e Tiana de “Il Principe ranocchio” sono le uniche ad avere entrambi i genitori. Biancaneve è costretta a vivere con la matrigna cattiva. Anche Cenerentola vive con “la genitrice affidataria” e le sue perfide sorellastre, dopo aver perduto il papà. Ariel ha solo il padre, il potente Nettuno e così via.
E' stato il produttore Don Hahn a spiegare perché i personaggi dei cartoni hanno solo il papà se non sono del tutto orfani. Ma non è tutto.
Ci sarebbe anche un legame con la tragica esperienza vissuta in prima persona dal fumettista e animatore Walt Disney. Flora Call Disney fu infatti ritrovata morta il 29 novembre del 1938 a causa delle esalazioni di gas di un boiler difettoso. I suoi film, dunque, sarebbero una specie di proiezione del suo stesso inconscio, del senso di colpa nei confronti di quell’incidente e della tristezza inevitabilmente legata alla perdita di una persona a lui tanto cara.
Le favole Disney sono film destinati a bambini in crescita e la morte di un genitore spingerebbe ogni bambino a crescere più velocemente. C’è da dire anche che, a fini del pathos, un orfano resta comunque di grande impatto.
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